Un fulmine a ciel sereno nel bel mezzo della lotta scudetto. Il Napoli è stato deferito dalla Procura Federale: il club azzurro, in occasione della gara di campionato dello scorso 6 gennaio contro la Juventus, ha consentito a Zielinski, Rrhamani e Lobotka di partire alla volta di Torino, il 5 gennaio, e scendere in campo dal primo minuto, il giorno successivo, nonostante i 3 calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio da parte dell'ASL Napoli 2-NORD.
Deferiti, oltre alla società, a titolo di responsabilità diretta e oggettiva; il presidente Aurelio De Laurentiis e il responsabile sanitario dei partenopei, Raffaele Canonico, entrambi per responsabilità diretta. La vicenda è sulla falsariga di Torino - Lazio della scorsa stagione: Immobile scese in campo, successivamente fu chiarito che fosse positivo. Seguì una lunga battaglia legale con l'esplosione del cosiddetto “caso tamponi”. Nella fattispecie, Lotito e i dottori della Lazio furono inibiti mentre ai biancocelesti fu inflitta una pesante sanzione economica: ed è proprio una corposa multa ciò che il Napoli dovrebbe rischiare nella peggiore delle ipotesi, in seguito al dibattimento presso il TFN.
Domenica prossima, alle 15, la trasferta a Bergamo contro l'Atalanta. La marcia di avvicinamento al match non prosegue in un clima sereno, già minato dalle numerose defezioni, tra infortuni e squalifiche, con cui Spalletti dovrà fare i conti.