Benevento

AGGIORNAMENTO 20 SETTEMBRE

Lascia il carcere a distanza di cinque mesi e mezzo, e vai ai domiciliari, Alex Tangredi (avvocato Elena Cosina), 28 anni, di Bonea. Lo ha deciso il gup Gelsomina Palmieri, dinanzi al quale sarà giudicato con rito abbreviato il 13 febbraio del prossimo anno. Nella stessa occasione il giudice si pronuncerà anche su Guglielmo Pagnozzi (avvocato Fabio Russo), 34 anni, di Pannarano, al quale ha revocato l'obbligo di firma, e Marianna Napolitano (avvocato Cosina), 35 anni, di Montesarchio, sottoposta all'obbligo di firma da oltre un mese, che hanno scelto il rito ordinario.

 

AGGIORNAMENTO 30 MAGGIO

Dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma. E' quanto deciso dal gip Maria Di Carlo per Guglielmo Pagnozzi (avvocato Fabio Russo), 34 anni, di Pannarano.

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AGGIORNAMENTO 3 APRILE

Arresti domiciliari per Marianna Napolitano, 35 anni, di Montesarchio. Li ha decisi il gip dopo l'interrogatorio della donna, difesa dall'avvocato Mario Cecere.

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Sono rimasti in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere al gip Maria Di Carlo durante gli interrogatori di garanzia. E' la scelta dei due uomini e della donna arrestati ieri mattina dalla Squadra mobile e dai carabinieri di Montesarchio in una inchiesta del sostituto procuratore Giulio Barbato che ipotizza il sequestro di persona e non solo.

Si tratta di Alex Tangredi, 28 anni, di Bonea, e Marianna Napolitano, 35 anni, di Montesarchio, finiti in carcere – sono difesi dall'avvocato Mario Cecere – e di Guglielmo Pagnozzi (avvocato Fabio Russo), 34 anni, di Pannarano, per il quale sono stati disposti i domiciliari.

Come anticipato ieri, i fatti si sarebbero verificati il 3 dicembre del 2021. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Tangredi e Pagnozzi avrebbero avvicinato un operaio di Montesarchio che con la sua auto era fermo in piazza a Bonea. Tangredi avrebbe sfilato le chiavi ed intimato di restare fermo al malcapitato, che Pagnozzi avrebbe poi controllato, per evitare che usasse il cellulare, mentre l'altro si era allontanato. Una volta tornato, Pagnozzi avrebbe mostrato alla vittima una pistola che poi si rivelerà a salve, senza tappo rosso, poi l'avrebbe obbligata a spostarsi sul sedile del passeggero, mettendosi lui al volante.

Tangredi li avrebbe seguiti con una Mercedes, a bord della quale sarebbe stato successivamente fatto salire l'uomo. Destinazione l'abitazione di Tangredi e Napolitano, dove i tre lo avrebbero 'interrogato' sulla sua presenza a Bonea ed i rapporti con il datore di lavoro. La compagna di quest'ultimo sarebbe stata minacciata telefonicamente – l'addebito è contestato a Tangredi e Napolitano- nel corso di unq conversazione in cui le sarebbero state chieste spiegazioni sui motivi per i quali il compagno frequentava Bonea.

La denuncia delle parti offese aveva innescato l'attività investigativa della Mobile, con un procedimento riunito ad un altro già in corso.Episodi, quelle descritti, le cui “motivazioni – si legge in una nota del Procuratore Aldo Policastro - sono tuttora in corso di accertamento”.

La misura a carico di Napolitano è stata applicata anche in relazione ad una cessione di cocaina da marzo 2020 a gennaio 2021, mentre per Tangredi riguarda anche una rapina, nel mirino dei carabinieri, della quale aveva fatto le spese il 27 dicembre del 2021 una dipendente di un bar a Montesarchio che si era trovata di fronte una persona, volto coperto da un cappuccio e pistola (a salve) in pugno, che l'aveva minacciata e si era impadronita di 2650 euro in contanti, sigarette e biglietti della lotteria.