E' stata fissata per il 12 aprile, dinanzi alla Corte di appello di Roma, l'udienza relativa alla richiesta di revisione avanzata dall'avvocato Antonio Leone, che ritiene non siano stati presi in esame alcuni elementi, per Corrado Sparandeo, 36 anni, di Benevento, che dal 2019 sta scontando una condanna a 16 anni diventata definitiva.
E' la pena stabilita nel marzo del 2017 dalla Corte di appello di Napoli, dopo l'assoluzione incassata con rito abbreviato dal gup partenopeo, per undici delle trenta persone chiamate in causa dall'indagine ('Tabula rasa' il nome in codice) diretta dal pm della Dda Luigi Landolfi, e condotta nel 2014, dai carabinieri, contro il clan Sparandeo.
Associazione per delinquere di stampo camorristico, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, spaccio ed estorsione, queste le accuse contestate a vario titolo. Per Corrado Sparandeo quella di associazione finalizzata allo spaccio, per la quale i 16 anni erano stati ribaditi dalla Cassazione. Ora la richiesta di revisione sulla quale si pronuncerà a Corte di appello di Roma.