Avellino

Una stanza al “Monaldi” di Napoli per ricordare l’avellinese Stefano Di Donato, il giovane maresciallo dei Carabinieri, scomparso di recente. La famiglia Di Donato, per onorare la memoria di Stefano, punto di riferimento per i suoi cari e la fidanzata, per gli amici e il mondo scout, ha deciso di sostenere il progetto NeMO attivo a Napoli, presso l’Ospedale Monaldi, dove hanno sede i Centri Clinici, strutture altamente specializzati che si occupano di assistenza sanitaria, cura, formazione e ricerca scientifica sulle malattie neuromuscolari.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di dare risposta ad oltre 2.000 bambini e adulti presenti sul territorio campano costretti a convivere con malattie come le Distrofie Muscolari, la SMA, la SLA che incidono pesantemente sulla muscolatura respiratoria.

Stefano, che ha dedicato la sua esistenza all’Arma dei Carabinieri, amava profondamente i bambini e i più fragili. Lo stesso amore per la vita ha spinto la famiglia Di Donato ad avviare una raccolta di fondi dedicata alla presa in carico respiratoria, soprattutto dei più piccoli. L’obiettivo è affiancare sempre di più le famiglie nel percorso di cura, anche attraverso nuovi elettromedicali e figure di supporto all’area pneumologica del NeMO Napoli.

I centri NeMO sono riconosciuti dal Servizio Sanitario Nazionale e quindi non sono previsti oneri da parte delle famiglie.  Per poter dotare il Centro di attrezzature all'avanguardia, sviluppare progetti di cura, di ricerca e di formazione, il Centro NeMO promuove un'attività di raccolta fondi continuativa. Ogni donazione viene investita in un progetto concreto per cambiare la qualità di vita delle famiglie.