Scoppia di nuovo il caos nella casa circondariale di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, dove un detenuto ha aggredito altri reclusi di origine africana, per poi devastare celle e spazi comuni. L'uomo di origini libiche ha costretto uno di loro a sedersi su una sedia al centro della Sezione e lo ha colpito a ripetizione con calci e pugni. Una incredibile sequenza di violenza ha creato tensioni e disordini nel carcere irpino. Il recluso non contento ha devastato alcune celle e ha lanciato bombolette di gas forate ed accese all’indirizzo degli agenti della Polizia Penitenziaria. Fortunatamente nessuna è esplosa. I fatti si sono verificati nei giorni scorsi.
E’ stato necessario richiamare altri agenti liberi dal servizio per riportare la calma. Il bilancio parla di due detenuti feriti e di alcuni agenti contusi, costretti a farsi curare dai sanitari del carcere. Protagonista delle azioni violente uno scafista libico, non nuovo ad episodi del genere. A denunciare l'episodio il segretario nazionale per la Campania del Sappe, Emilio Fattorello, che chiede l'utilizzo dei taser da parte degli agenti, per poter intervenire in sicurezza in casi di rivolte e pericoli nel carcere.
"L'energumeno di rilevante possenza fisica, non soddisfatto cominciava a devastare gli interni delle stanze aperte in quanto la Quinta Sezione ospita anche i detenuti lavoratori ex art.icolo 21 op - racconta Fattorello -.Il detenuto in questione dai numerosi precedenti violenti, già si era reso responsabile di una fuga fuori dalla sezione di appartenenza sino a salire sul tetto di altro reparto. Bisogna segnalare che due detenuti vittime dell'aggressione sono usciti malconci e alcuni agenti contusi nell'operazione di contenimento hannno fatto ricorso alle cure del sanitario di turno della struttura.
Il detenuto è stato posto in libertà e affidato alla polizia. Il Sappe Campania ancora una volta deve denunciare l'alta frequenza degli eventi critici ad Ariano Irpino che non vedono soluzioni di sorta a livello operativo dalle autorità competenti ai dovuti interventi, cosa si aspetta che succeda il peggio. Questo potrebbe essere un classico evento critico affrontato con l'ausilio del taser, arma di reparto di cui richiediamo l'urgente dotazione".