Avellino

Emergenza covid, verso l'addio alle restrizioni che hanno scandito la lotta al virus. Giovedì 31 marzo, infatti, scadrà lo stato di emergenza proclamato da Giuseppe Conte nel gennaio 2020. E dal giorno successivo, da venerdì primo aprile, inizieranno gradualmente a venire meno tutte le misure anti contagio ancora in vigore.

Intanto da oggi prima novità: infatti tutto il Paese sarà in zona bianca, con il passaggio della Sardegna, l'ultima Regione ad essere ancora in area gialla.

Stop al sistema delle regioni a colori

Si tratta dell'ultimo cambio di colore previsto perché con lo scadere dello stato di emergenza, dal 31 marzo, verrà meno anche il sistema delle Regioni a colori. Venerdì 1° aprile, quindi, non ci sarà alcuna ordinanza del ministro Speranza sui cambi di colore. Verrà immediatamente meno, inoltre, anche il Comitato tecnico scientifico e la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo.

Dal primo maggio

Dal primo maggio stop alla mascherina anche nei luoghi chiusi, e verrà eliminato il Green Pass praticamente ovunque. Dal 15 giugno, infine, verrà meno l'obbligo vaccinale nelle categorie per cui era stato introdotto, con l'eccezione dei sanitari, che dovranno continuare a vaccinarsi obbligatoriamente contro il Covid fino a fine 2022.

Il green pass normale

Il Green Pass "normale", quello che si ottiene con un tampone antigenico o molecolare negativo oppure dopo la guarigione, all'aperto dal 1° aprile non servirà più. Nessun controllo nei dehors di bar e ristoranti. Il certificato servirà invece ancora sugli aerei, treni a lunga percorrenza, navi e pullman che si spostano da una regione all'altra. Accesso libero nel trasporto pubblico locale su tram, autobus e metropolitana. Dal 1° maggio non servirà più Green Pass per mangiare nelle mense, per i concorsi pubblici, per i corsi di formazione, per i colloqui con i detenuti e per gli stadi (che dal prossimo weekend tornano finalmente a piena capienza) o per tutti gli altri eventi sportivi all'aperto.

Il Super Green Pass

Il Super Green Pass, il certificato rafforzato in mano, oggi come oggi, a chi è guarito da non più di sei mesi e a chi è in regola con le vaccinazioni, fino al 1° maggio a qualcosa servirà ancora. Serve infatti per consumare al bar seduti al chiuso o al ristorante al chiuso, ma non quelli dentro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun pass. Il Super Green Pass dal 1 al 30 aprile è necessario in tutta Italia per andare in palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al chiuso, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi, per le serate in discoteca. Sarà richiesto fino a fine 2022 per entrare in ospedali e Rsa.

La mascherina

Al chiuso sì, fino al 30 aprile. E' possibile, ma non assicurato, che dal 1 maggio non saranno più obbligatorie al chiuso. Si vedrà nella seconda metà di aprile. Intanto fino al weekend del primo maggio restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: vanno indossate in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si bala in discoteca o quando si fa attività sportiva.

Obbligo vaccinale e scuola: novità aprile 2022

Capitolo obbligo vaccinale: per tutti i lavoratori della sanità, compresi quelli delle Rsa, l'obbligo vaccinale è prorogato fino al 31 dicembre. La guarigione da adesso varrà come la vaccinazione, come previsto per il resto della popolazione. Senza vaccino si resta a casa con lo stipendio sospeso. Per il personale della scuola, militari e forze dell'ordine, l'obbligo durerà invece fino al 15 giugno, ma potranno nel frattempo prestare servizio con il Green Pass semplice, ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni, rischiando soltanto la multa da 100 euro. Stesso discorso per gli over 50, che dal 15 giugno potranno tornare al lavorare con il Green Pass base.

Novità anche per la scuola: per i due mesi e mezzo che mancano fino alla fine dell'anno scolastico, dal 1° aprile, la Dad va in soffitta. Non scatta più per le scuole di ogni ordine e grado, perché a casa resterà soltanto chi è positivo al Covid e chi ha sintomi respiratori o una temperatura superiore a 37,5°. Positivi e sintomatici potranno però seguire le lezioni da remoto se un certificato medico attesterà che sono nelle condizioni di farlo. Tutti i contatti stretti di un positivo, anche se non vaccinati, continueranno in presenza, ma se i contagi in classe dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà passare alle Ffp2. Via alle gite scolastiche.

I prof senza vaccino rientrano a scuola ma di fatto non possono insegnare. Una sorta di vacanza pagata: infatti non potranno essere mandati dai dirigenti scolastici a lavorare in segreteria perché sarebbe un demansionamento, e nemmeno in biblioteca, visto che anche lì vanno i ragazzi. Potrebbero arrivare chiarimenti dal ministero a breve su questo specifico punto.

Positivi in quarantena

Nessuno sconto sulla quarantena dei positivi al Covid, anche con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Lo precisano dal ministero della Salute dopo che un passaggio del decreto approvato dal governo la scorsa settimana e appena entrato in vigore lasciava aperti alcuni dubbi. Il provvedimento (articolo 4 comma 1) recita che "a decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione alle persone sottoposte alla misura dell'isolamento per provvedimento dell'autorità sanitaria, in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all'accertamento della guarigione". Non viene precisato un limite temporale e molti l'avevano interpretato come un allentamento della misura: non appena il tampone risulta negativo sei libero, anche dopo 4 o 5 giorni. Invece no.

Dagli uffici del ministro Roberto Speranza sottolineano come al comma 3 dello stesso articolo si faccia riferimento alla "circolare del ministero della Salute con cui sono definite le modalità attuative dei commi 1 e 2". Si tratta della circolare a firma del direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza del 4 febbraio, in cui appunto si specifica che "per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l'isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo". Invece "per i vaccinati con terza dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l'isolamento dura 7 giorni", sempre con tampone negativo alla fine. Non cambia nulla. 

Contatti stretti covid

Da venerdì l'unica novità riguarda i cosiddetti contatti stretti di positivi al Covid, che non dovranno più mettersi in quarantena: senza fare distinzioni tra chi ha fatto una, due, tre o nessuna dose, il decreto prevede che per tutti scatti solo l'autosorveglianza. Che consiste nel portare per 10 giorni la mascherina Ffp2 al chiuso e anche all'aperto in caso assembramenti. Alla prima comparsa dei sintomi bisogna, comunque, fare il tampone e ripeterlo dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici. Molto è demandato alla responsabilità dei singoli cittadini.