Benevento

Anche il deputato sannita del Movimento Cinque Stelle, Pasquale Maglione,  interviene sulla questione Molisannio: "Apprendo dai giornali che il Presidente della Regione Molise ha raggiunto nella mattinata il Sindaco di Benevento e che ha incontrato lo stesso nella villa Comunale durante l’inaugurazione di alcune giostrine, per discutere di ciò che in questi giorni ha riacceso il dibattito politico provinciale, ossia dell'eventuale unione della Provincia di Benevento e la Regione Molise. Il Presidente Toma avrebbe dichiarato che "Il Molise ha la necessità di allargare i propri confini”. Comprendo il momento storico attuale che determina processi di emulazione, ma trovo poco elegante che un Presidente di una Regione si rechi in un’altra Regione dichiarando di volersi espandere, in barba a quello che è il galateo istituzionale che, tra le altre cose, certo non può vedere in un contesto quale l’inaugurazione delle giostrine, il luogo dove discutere di scelte strategiche per un territorio. Insomma, un inizio che sicuramente non fa ben sperare ma che soprattutto già denota una posizione subalterna del Sannio. Ancora una volta si è anteposta la poco gratificante smania di protagonismo funzionale al consenso, all’interesse di un territorio e questo non denota un autentico interesse verso la comunità. E’ giusto che il processo venga avviato e sono personalmente disposto a sostenere e a sollecitare la creazione di un comitato promotore che però, ripeto, non deve essere utile solo a determinare i necessari e dovuti processi di partecipazione ma deve porre in essere, in premessa, gli approfondimenti tecnici per stabilire analiticamente i pro e i contro di una simile scelta. Un percorso che non si può fondare sugli studi del Presidente Toma, sicuramente autorevoli, né tantomeno sulla sua convinzione, legittima, secondo cui «si andrebbe a creare una regione con una certa importanza nella geografia italiana». Ben venga la discussione, ben vengano tutti i necessari approfondimenti e ben venga la partecipazione popolare ma almeno questa volta ragioniamo per il territorio e non per la solita bandierina politica. L’orgoglio Sannita ci impone di non essere al servizio delle necessità altrui, ma di essere noi stessi artefici del nostro futuro destino. C’è la necessità di creare sinergie istituzionali a tutti i livelli perché questa è una partita per un intero territorio e non un processo politico utile a gratificare i singoli. Non si sprechi, ancora una volta, una possibilità sull’altare dell’ego e della presunzione. Io non mi sottraggo e spero che questo valga per tutti coloro che realmente hanno interesse allo sviluppo futuro della nostra Provincia".