Quattro punti e un solo successo nelle ultime 4 partite. L'Avellino si appresta a completare il tour de force di marzo affrontando in trasferta (domani, ore 14,30) il Picerno. Questa mattina il tecnico dei biancoverdi, Carmine Gautieri, ha presentato così, in conferenza stampa, la gara valida per la trentaquattresima giornata del girone C di Serie C: “Come ci arriviamo? Dopo la sconfitta con il Catania ci deve essere assolutamente una reazione di rabbia, la consapevolezza che dobbiamo fare risultato. Sappiamo benissimo che mancano poche partite alla fine del campionato e che i punti sono importanti. La squadra ha lavorato bene, abbiamo capito che dobbiamo dare di più. Domani dobbiamo fare una partita tosta, su un campo difficile, contro una squadra che gioca bene, che studiato a fondo. Dobbiamo concentrarci, però, innanzitutto, su noi stessi, cercando di fare la partita giusta e fare risultato. Possiamo fare filotto da qui alla fine della stagione regolare”.
Tenere in vita le speranze di quella che ormai sarebbe una clamorosa rimonta ai danni del Catanzaro, secondo, e guardarsi le spalle per difendere il terzo anche se, con una partita in più rispetto al Monopoli e il Palermo il destino potrebbe non essere più nelle proprie mani pure per la terza piazza: “Dobbiamo vincere le partite per consolidare la nostra posizione nella griglia playoff, ma dobbiamo farlo prima di tutto per noi stessi. Guardando i dati, da quando ci sono io, creiamo tante occasioni da gol e non concretizziamo. Abbiamo visto anche la partita dell’Italia e come siamo usciti: se non pungi basta un contropiede per uscire sconfitti. Per noi è importante consolidare il piazzamento, ma dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore e uscire da questa situazione”.
Squadra sulle gambe e con poco mordente: “Un problema mentalità? Quando sono arrivato, ho cercato di capire tante dinamiche, conoscendo già gli elementi della squadra. Io la mentalità la sto cambiando e stiamo ottenendo dei risultati. Oltre alla mentalità, ci deve essere cuore, voglia, capire che nessuno è un fenomeno. Nelle difficoltà bisogna farsi un bagno d’umiltà e comprendere dove si sta sbagliando. Stiamo lavorando sotto tutti i punti di vista, anche in ottica playoff, per cercare di arrivare nella miglior condizione possibile”.
Rientri in difesa dove potrebbe concretizzarsi l'esclusione di Silvestri: “Bove e Scognamiglio li abbiamo recuperati. Mi ha fatto molto piacere perché non erano ancora in perfette condizioni fisiche quando sono arrivati al campo, ma ci tenevano a esserci. Silvestri? Avevamo preparato delle situazioni difensive con Silvestri a destra alla vigilia del Catania, poi Bove ha avuto di nuovo febbre alta e abbiamo dovuto stravolgere tutto. Murano? È reduce dal Covid ed è normale avere delle difficoltà”.
Il 3-5-2 modulo pressoché obbligato: “Il sistema di gioco? Mercoledì siamo partiti con il 3-5-2 per una serie di assenze e di situazioni, senza rischiare nulla in difesa e creando tanto davanti, soprattutto nel primo tempo, subendo gol sull’unica azione vera del Catania in zona offensiva. Dipende sempre come si interpretano certe situazioni”.
La lite Dossena-Micovschi, col rumeno multato: “È qualcosa che non deve succedere, è normale, però, è anche sintomo di appartenenza da parte dei calciatori. Significa che ci tengono, che vogliono uscire da questa situazione. Ho visto succedere cose peggiori all’interno degli spogliatoi e poi si son vinti i campionati. A volte possono anche far bene queste cose”.
Orgoglio biancoverde: “Chi gioca in una piazza del genere deve essere onorat perché non è da tutti. Noi dobbiamo proteggere questa società e questa tifoseria, proteggere Avellino città. Ho avuto la fortuna di vincere il campionato a Lanciano, se dovessi vincere qui la mia carriera cambierebbe radicalmente, potrei trovarmi ad allenare in Serie A. Ho vinto a Lanciano e la mia categoria è sempre stata la B, quindi figuratevi se avessi la bravura e la fortuna di vincere qui ad Avellino”.
Di Gaudio e Matera (in ballottaggio con Mastalli per prendere il posto di Carriero, non al top): “Di Gaudio? Avevamo preparato anche il 4-3-3 prima di Catania, contando sulla sua disponibilità, poi è risultato positivo. Totò è uno che ti fa saltare gli equilibri e speriamo di recuperarlo la prossima settimana. Matera? Sta meglio, ha fatto il primo allenamento con la squadra ieri, oggi fa il secondo, quindi contiamo di portarlo con noi domani perché può essere una risorsa importante per noi”.
Attacco sterile: “Problemi in zona gol? Sappiamo di dover migliorare là davanti, ,a la squadra sta continuando a creare occasioni e questo per me è importante. Kanoute tocca tanti palloni, Murano attacca bene la profondità, poi è chiaro che hai delle difficoltà se ti mancano calciatori importanti come Maniero. Sappiamo Riccardo quanto ci può dare là davanti. Il discorso della finalizzazione è legato alla cattiveria che ci metti negli ultimi metri. Contro Messina e Catania abbiamo creato situazioni importanti, se fossimo riusciti a sbloccarla si sarebbe messa diversamente”.
Anche Tito dovrebbe rifiatare lasciando spazio a Mignanelli. E proposito di turnover: “Rotazioni? È normale che stanno giocando sempre gli stessi, ma stiamo scendendo in campo ogni tre giorni e qualcosa inevitabilmente andrà cambiato. Ogni volta che ho provato a cambiare sono venute fuori squalifiche, infortuni e positività al Covid. Domani qualcosa dovrò cambiare per forza di cose, proprio per gestire le energie di tutti, non perché qualcuno sia stato bocciato o meno. C’è bisogno di tutti”.