Ariano Irpino

"Non raccontate la guerra ai bambini, non raccontate la guerra ai bambini, lasciateli giocare con la loro innocenza. Non raccontate la guerra ai bambini, lasciateli dormire tra le braccia delle madri. Il sorriso nel sonno è il loro più bel sogno. Abbandonate le armi e nel sonno date un bacio ai bambini."

E' la poesia toccante scritta da Fernando Di Gregorio ad Ariano Irpino, prossimo ad una nuova pubblicazione libraria. E' il dolore della guerra che spezza il cuore e non lascia in silenzio tanti padri e nonni. Uomini che conoscono bene gli orrori delle bombe.

Ed è una poesia che va ad unirsi al forte e triste grido di pace di queste ore sollecitato da Papa Francesco. Giovani, adulti, anziani uniti nella preghiera. L'unica vera arma in questo tempo così difficile. In ginocchio, nel silenzio, uniti dallo stesso desiderio di pace. In Irpinia. Nella Basilica Cattedrale di Ariano, si è pregato ieri sera fino a mezzanotte come in tutto il mondo per la fine della guerra e le sofferenze di due popoli, l'Ucraina e la Russia. Celebrazione della penitenza e confessioni.

Un atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria voluto da Papa Francesco che diventa preghiera corale. Una preghiera incessante, proseguita in mattinata con l'adorazione e la possibilità di celebrare il sacramento della riconciliazione e che culminerà questa sera alle 17 con la celebrazione dei primi vespri della quarta domenica di quaresima e benedizione eucaristica.