Avellino

Spento, senza grinta e carattere; sulle gambe, involuto, contestato. L'Avellino ha incassato la seconda sconfitta casalinga stagionale e della gestione Gautieri. Al Catania è bastato un gol di Sipos per sbancare il “Partenio-Lombardi” e sprofondare i biancoverdi nella crisi: 4 punti e una sola vittoria nelle ultime 4 partite. Ciò che preoccupa, però, di più, è l'atteggiamento: abulico, che va a miscelarsi a una mancanza di personalità sempre più evidente del gruppo. Una squadra che sembra la bruttissima copia di quella dello scorso anno, che non riesce a gettare il cuore oltre l'ostacolo e non sembra avere sufficienti energie nervose e motivazionali neppure per provarci. E così, dopo il primo posto, anche il secondo rischia di rivelarsi alla stregua di un'utopia: il Catanzaro è saldamente a +5.

Domenica (ore 14,30) trasferta a Picerno. Non ci saranno Di Gaudio, positivo al Covid; Chiti, che sta rientrando gradualmente in gruppo, e Ciancio, squalificato, ma dalla squalifica rientrerà Mignanelli. Bove e Scognamiglio, ieri assenti poiché febbricitanti, questa mattina hanno svolto lavoro differenziato al pari di Matera: tutti e tre saranno abili e arruolabili per il match al “Curcio”. Certo assente, inoltre, Maniero, che ha cominciato il programma di riabilitazione stilato dallo staff medico del club e punta il mirino sui playoff. Una corsa contro il tempo, che dovrà seguire i tempi di ulteriori approfondimenti per stabilire la reale entità della sospetta lesione di primo grado al flessore della coscia sinistra. L'attaccante può farcela a tornare a disposizione per gli spareggi promozione, ma senza partite nelle gambe sarà dura poter contare, in ogni caso, su un contributo pari al suo reale valore fisico e tecnico.