Alla fine, l’esonero è arrivato. Cellino non ha più resistito e ha dato ancora una volta il ben servito a Pippo Inzaghi, dopo averci provato a febbraio ma bloccato dalla clausola che vedrebbe il tecnico blindato in caso di posizionamento tra le prime otto della classifica. Questa volta il massimo dirigente ha dribblato anche tale cavillo, preparandosi a una battaglia legale. Al posto di Superpippo è stato chiamato Eugenio Corini che a Brescia ha ottenuto una promozione in serie A nella stagione 2018/2019, per poi essere sollevato dall’incarico dopo diciannove giornate dell’annata successiva. Inzaghi lascia una squadra in piena lotta per la promozione diretta, al quinto posto in classifica con un distacco di quattro lunghezze dalla seconda piazza. Il suo è il dodicesimo esonero in serie B, dopo quelli fatti registrare da Cosenza (Zaffaroni e Occhiuzzi), Crotone (Modesto e Marino), Vicenza (Di Carlo), Parma (Maresca), Pordenone (Paci e Rastelli), Reggina (Aglietti e Toscano) e Spal (Clotet), tra l’altro il primo tra le formazioni che sono ai vertici della classifica. Addirittura, già circolano le prime indiscrezioni legate al futuro dell’ex giallorosso che lo vedrebbero sulla panchina della Salernitana nella prossima stagione. Discorsi prematuri, ma resta il fatto che Superpippo sarà chiamato a ripartire in maniera importante in seguito alle ultime due stagioni che gli hanno riservato una retrocessione amarissima e un esonero.
Brescia, addio Inzaghi. E' il primo esonero stagionale tra le big della B
Sono dodici gli allenatori saltati nel corso dell'annata
Redazione Ottopagine