Da oggetto misterioso a leader del centrocampo: la metamorfosi di Stanislav Lobotka. Lo slovacco è stato rigenerato dall'arrivo di Spalletti, che gli ha affidato le chiavi della cabina di regia. Direttamente dal ritiro della Nazionale,ha rilasciato dichiarazioni carismatiche, dimostrando che il Napoli può contare su un calciatore ritrovato anche psicologicamente: “Quelle contro Atalanta, Fiorentina e Roma, subito dopo la sosta, saranno tre partite fondamentali. Sono avversarie forti e, dopo queste gare, capiremo davvero se lotteremo, o meno, fino in fondo, per lo scudetto. Le rivali principali? Inter e Milan. Ne ho anche parlato qui con Skriniar. Scherziamo a vicenda sulle possibilità di vincere il campionato. La Juventus? Sta cercando di recuperare, ma ha davanti tre squadre di grandi qualità”.
Bersagliato dalle critiche, fuori forma, un corpo estraneo alla squadra: Lobotka non lo è più da tempo e tutto il peggio vissuto sembra solo un brutto, lontano, e sbiadito ricordo: “Rispetto allo scorso campionato ho molto più spazio e mi sento a mio agio fisicamente e mentalmente. Sono ben preparato. All'inizio ho pagato problemi di peso e ambientamento, ma da quando è arrivato Spalletti è tutto cambiato”.
E, allora, spazio alle nazionali prima di tuffarsi in un tour de force decisivo con un'arma in più ormai pienamente affilata: il fosforo e le geometrie di Lobotka per dare la caccia al tricolore.