Peggiora la situazione dell'occupazione a livello nazionale nei reparti ordinari che, dopo una fase stazionaria, e' cresciuta, seppure in modo contenuto, dal 12.7% al 13,8%. Lo indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). "L'analisi delle differenze settimanali dei dati di occupazione dei reparti ordinari mostra che siamo in una fase iniziale di crescita accelerata. Il valore - rileva l'esperto - e' sotto la soglia critica del 15% della zona gialla, ma se consideriamo separatamente i dati delle 12 regioni/province autonome coinvolte, la situazione e' diversa". Due regioni superano infatti la soglia della zona arancione del 30%, sette quella della zona gialla e due sono poco sotto questa soglia. "Peggiora quantitativamente la situazione delle regioni dove l'occupazione era gia' in crescita" e, aggiunge, quattro delle 12 regioni mostrano trend di crescita in entrambi i tipi di reparti. Inoltre, l'analisi delle differenze settimanali dei dati mostra che in Friuli Venezia Giulia, Lazio, provincia autonoma di Trento e Valle d'Aosta ci sono segni iniziali di crescita dei reparti ordinari e, in Umbria, delle terapie intensive. Ecco di seguito i valori relativi alle 12 regioni nelle quali si rileva un aumento dei ricoveri. I numeri nelle parentesi indicano il valore attuale di occupazione e l'incremento medio giornaliero: Calabria: reparti ordinari (34%, +0.62%) Umbria: reparti ordinari (30%, +0.63%) Basilicata: reparti ordinari (27,5%, +1.0%), terapie intensive (5%, +0.31%). Sicilia: reparti ordinari (25%, aumento 0,40%) Marche: reparti ordinari (21%, aumento 0,35%) Puglia: reparti ordinari (salto al 21%, aumento medio fino al 21-3 +0,18%) Sardegna: reparti ordinari (20.5%, + 0,08%), terapie intensive (10%, + 0.14%) Abruzzo: lieve aumento, con oscillazioni, dei reparti ordinari (20%). Toscana: reparti ordinari (15%, + 0,40%) Campania: reparti ordinari (14.5%, +0,16%), terapie intensive aumento con oscillazioni (6%, +0,14%) Provincia autonoma di Bolzano: reparti ordinari (14.5%, + 1,6%), terapie intensive (5.5%, +0.38%) Lombardia: reparti ordinari (9%, + 0.15%)