Mercato San Severino

Si chiama “La goccia che fa traboccare il vaso” ed è l’opera di Biagio Salvati, un giovane artista sangiorgese, temporaneamente esposta nel quadriportico del Comune di Mercato San Severino. 

Direttamente dal Tempio di Serapide di Pozzuoli arriva in città l'opera di Salvati Biagio. Si tratta di un’installazione in ferro e gres nero, una terraglia molto particolare per il suo caratteristico colore bruno/grigiastro che si abbina perfettamente ai colori del sito archeologico.

Colori che richiamano anche il comune di Mercato San Severino e in particolare il castello che domina le pendici della città. Non sono solo i colori a richiamare quest'ultima città, ma anche il voler esaltare l'opera come un reperto archeologico; reperti che sono stati trovati anche a Mercato san Severino.

Il riferimento è alla metafora secondo cui “per una goccia, si ha il superamento della soglia di sopportazione umana”. La forma si estende, perdendo la sua struttura in natura e si realizza in nuova materia manipolata, indice, il peso della rottura. Quest’ultima viene poi sorretta da tre tubolari in ferro, che la percorrono, fino a superarla, trafiggendola.

"Vi consiglio di vederla: l’arte educa alla bellezza ed alla pace. E Dio sa, in questo momento, quanto ne abbiamo bisogno, di pace", il commento del sindaco Antonio Somma.