Avellino

Visibilmente orgoglioso ed emozionato, l'attaccante dell'Avellino, Marius Andrei Mocanu, classe 2003, ha partecipato all'evento organizzato questa mattina dal club biancoverde, presso lo store ufficiale, per celebrare la festa del papà. L'occasione è stata, ovviamente, propizia per fare il punto sul percorso personale che lo scorso mercoledì gli ha regalato l'esordio in prima squadra e tra i professionisti con gli ultimi scampoli di partita di Taranto – Avellino: “Ringrazio mister Gautieri per avermi fatto esordire in prima squadra, spero di poter collezionare quante più presenze possibili. Sono contento e mi auguro di poter aiutare più spesso la squadra. Se il tecnico me ne darà l’opportunità, sarà mio dovere dimostrare le mie qualità sul campo. Il mio obiettivo è sempre quello di fare gol. È vero che avrei potuto iniziare il mio percorso con la prima squadra già la scorsa estate. Cosa è accaduto, perché non sono andato in ritiro con l'Avellino? Potevo trasferirmi nella Primavera del Frosinone, ma non se ne è fatto nulla. Archiviato questo capitolo di mercato mi sono concentrato solo sull’Avellino. Cosa mi ha detto Kragl quando l'ho sostituito? Mi ha caricato, emozionato e incoraggiato molto. Mi ha detto che per entrare nella storia di questo club c'è ancora tanto da fare e quello era solo il primo passo. Sono fortunato a essere in squadra con questi calciatori, mi hanno accolto molto bene. Personalmente ho legato di più con Micovschi, che è rumeno come me, ma sono sempre tutti disponibili. Maniero e Murano? Sono due persone umili e due calciatori molto forti, c’è molto da imparare da loro”.

“Domani affronteremo il Messina, ci siamo allenati duramente e ci sono stati recuperi importanti come quelli di Murano e Di Gaudio. Ora dobbiamo solo pensare a vincere e a centrare il nostro obiettivo, il secondo posto. Differenze tra Braglia e Gautieri? Nulla da rimproverare all’ex tecnico, ma ora giochiamo palla e siamo più offensivi. Con il nuovo mister mi trovo molto bene, dopo gli allenamenti mi ha anche indirizzato sulla posizione e i movimenti in campo. Riguardo il modulo che preferisco, fino a due anni fa facevo l’esterno. Poi, arrivato ad Avellino, ho fatto la punta. Ma per me non c’è differenza, l’importante è fare gol”.