Il Tribunale del Riesame di Napoli ha accolto l’appello proposto dall'avvocato Gerardo Santamaria, disponendo la scarcerazione di Alessio Romagnuolo. L’uomo era detenuto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino con l’accusa di estorsione, minaccia aggravata dall’uso di armi, danneggiamento e porto e detenzione illecita di armi. Il tipo di misura di custodia cautelare è stata sostituita con una meno inflittiva, gli arresti domiciliari.
Romagnuolo, 25 anni, era stato arrestato insieme a Claudio Ferrante, 22 anni, a seguito della denuncia presentata dal titolare di un noto locale della movida avellinese, l’Ultrabeat Café, lo scorso ottobre.
I due giovani entrano nel locale la sera del 17 ottobre e chiedono di un altro dipendente, un addetto alla sicurezza, che in quel momento non è presente. Da qui nasce una discussione con il titolare. Gli animi si scaldano e i due iniziano a minacciare di morte l’uomo avanzando richieste di denaro: “Tu a domenica non arrivi, sappiamo pure chi è tua figlia..”.
È solo uno degli episodi collegati a una sorta di regolamento di conti in atto tra diversi soggetti. Già qualche giorno prima, infatti, i due erano stati i protagonisti di una lite nello stesso locale, avendo la peggio. Quella sera erano tornati armati di pistola per vendicarsi dei loro aggressori. Non trovandoli se la presero con il titolare.
Già lo scorso 9 marzo il tribunale del Riesame di Napoli aveva predisposto la scarcerazione di Claudio Ferrante, sostituendo la custodia in carcere anche per il giovane con gli arresti domiciliari.
Avellino, tentata estorsione all'Ultrabeat: anche Romagnuolo è stato scarcerato
Già lo scorso 9 marzo il suo complice, Claudio Ferrante, era stato scarcerato
Martina Barca