Salerno

«Dobbiamo affrontarli in maniera sfrontata, dobbiamo essere sfacciati e consapevoli che nessuna partita è persa in partenza». Parola di Luigi Sepe, portiere della Salernitana che ha presentato così la prossima sfida contro la Juventus nel corso della trasmissione “Granatissimi”, in onda su Ottochannel 696 (clicca qui per rivedere l'intervista). Una sfida delicata e che metterà in palio punti importanti per la salvezza. Traguardo a cui lo spogliatoio continua a credere senza alcun indugio.

«I ragazzi non hanno bisogno di Sepe che faccia da motivatore, ci credono tutti e lavoriamo affinché questo miracolo possa avvenire. Sappiamo che non è facile e che non dipende solo da noi. Dobbiamo lavorare duramente e cercare di conquistare più punti possibile e vedere come saremo collocati alla fine del torneo. Il morale nello spogliatoio è buono ed è positivo, la nostra autostima è forte. Ci sta mancando la vittoria ma a livello di prestazioni stiamo cercando di giocare e fare il nostro. Ci è riuscito quasi sempre nell’ultimo periodo, a parte la sfida con l’Inter. In un paio di occasioni ci siamo andati molto vicini a conquistare i tre punti, ci sono stati pareggi che con un po’ di attenzione o qualche errore in meno avrebbero potuto farci portare a casa l’intera posta in palio».

Un risultato che è legato non solanto ai gol degli attaccanti ma anche al rednimento del pacchetto arretrato. «Per un portiere prendere gol fa sempre arrabbiare, abbiamo commesso degli errori e purtroppo ne commetteremo ancora perché fanno parte del gioco. Però possiamo permettercene pochissimi, non possiamo lasciare punti per strada. Serve migliorare in tutti i reparti».

Dal punto di vista personale, però, l'avventura in granata si sta rivelando molto importante per Sepe che ha avuto modo anche di riavvicinarsi a casa. «Sono contentissimo di aver scelto Salerno. Fare questo miracolo qui sarebbe una cosa bellissima da raccontare ai nipoti e che resterebbe nella storia per diverse generazioni. Se ne parlerebbe ancora tra 20 anni, sono felice di aver accettato una sfida del genere, e quando ho accettato sapevo benissimo che sarebbe stata un’impresa complicata e ricca di ostacoli. Sono molto felice di questo scorcio di stagione, ho trovato un gruppo fantastico con grande voglia di fare bene. Inoltre conoscevo già il tifo essendo campano, dal campo però vederlo e sentirlo è ancora più bello e coinvolgente. Servirebbe la vittoria a noi calciatori ed ai tifosi per far scattare quella scintilla che può essere decisiva per la volata salvezza. Basterebbero 4-6 punti in più per vedere la classifica diversamente. Lo Spezia ha vinto a Napoli ed a Milano, sono successi inattesi. Dobbiamo restare tranquilli e concentrati, il nostro torneo termina tra 11 giornate, dobbiamo affrontare una partita alla volta e farlo con la tranquillità mentale giusta».