E’ duro l’affondo di Gerardo Santoli, vice presidente nazionale di Confimprenditori e direttore dell’Osservatorio Economico Sysconet, nei confronti del Governo italiano, sulla vicenda del caro energia.
“Lo Stato sta traendo extraprofitto dal caro energia- afferma Santoli - L’iva al 22% aumenta in maniera crescente in percentuale ai rincari: sul prezzo alla pompa di 1,5 euro a litro è di 33 centesimi, ma quando si arriva a 2 euro arriva a 44 centesimi, un quarto del totale.
Su ogni aumento della materia prima c'è chi beneficia di un extraprofitto. Questo prelievo crescente, in una situazione con famiglie e imprese in sofferenza, si può paragonare a una speculazione.
Tanto più che sui 2 euro e 20 al litro pagati oggi, più della metà vanno allo Stato, tra cui 77 centesimi di accise che paghiamo per finanziare anche “la guerra in Etiopia del 1935”. Ci sono attività che chiudono, trasportatori fermi, pescherecci che non si possono muovere per il caro gasolio, agricoltori al collasso, tutto questo è inaccettabile.”