Salerno

L'Asl di Salerno ha predisposto un piano straordinario per garantire l'assistenza sanitaria ai profughi in fuga dalla guerra. Attraverso le strutture già allestite per fronteggiare la pandemia, sarà possibile iscrivere i cittadini ucraini nel sistema di assistenza sanitaria, tamponarli e vaccinarli. «Fino ad ora sono arrivate 954 persone, 460 nella città di Salerno, il resto nella provincia. A queste persone abbiamo fatto il tampone, non c'è un'evidenza di grandi positività, ne sono usciti una decina. Molti di loro si sono già recati presso i centri vaccinali e si stanno vaccinando», ha spiegato Arcangelo Saggese Tozzi, responsabile Covid dell'Asl di Salerno. «Ad Angri abbiamo attivato una struttura che contestualmente fa l'iscrizione, il tampone e la vaccinazione. A 30 persone abbiamo fatto tutto contemporaneamente».

L'invito che arriva dall'azienda sanitaria locale è di continuare a tenere alta la guardia. Negli ultimi giorni, infatti, il tasso di positività è tornato a crescere in tutta la provincia. «Dobbiamo prendere atto che negli ultimi giorni, e non è correlato con l'arrivo degli stranieri, c'è un incremento della positività. Siamo passati dal 10-12% al 17%. Questo ci dice che dobbiamo continuare a rispettare le regole. I cluster più importanti sono quelli in cui c'è aggregazione comunitaria. Il lato positivo è che non abbiamo una pressione forte sugli ospedali ma se i numeri aumentano rischiamo. È fondamentale fare un ultimo sforzo per la vaccinazioni. Noi stiamo notando una certa flessione e, invece, è importantissimo completare il ciclo vaccinale per aumentare la capacità di protezione della popolazione».