Appuntamento oggi all'ora di pranzo, o quasi, nell'ufficio al secondo piano del sostituto procuratore Marcella Pizzillo. Dirige le indagini dei carabinieri, è lei che affiderà al medico legale, la dottoressa Monica Fonzo, che dovrebbe eseguirla domani, l'incarico dell'autopsia di Francesco Ciervo, 69 anni, il parcheggiatore di Sant'Agata dei Goti morto sabato all'ospedale di Caserta, dove da un paio di giorni era ricoverato in prognosi riservata per le conseguenze di un'aggressione.
Un episodio anticipato da Ottopagine, accaduto giovedì scorso durante la festa patronale. E per il quale è stato chiamato in causa un 32enne santagatese, che i carabinieri ritengono l'autore del gesto ai danni della vittima, i cui familiari sono assistiti dall'avvocato Alessandro Della Ratta.
Difeso dall'avvocato Antonio Biscardi, il giovane – secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori – avrebbe spintonato violentemente Ciervo, che, caduto a terra, avrebbe battuto la testa contro un muro di cemento. Tra i due una discussione per la spartizione della piazza, affollata da tante auto. Una brutta storia al centro di un lavoro che potrebbe sfociare anche nell'adozione di misure sul versante cautelare.
Le indagini puntano a definire la vicenda in ogni aspetto. A cominciare dal ricorso alle cure dei medici da parte dello stesso 32enne, che avrebbe sostenuto di essere stato colpito al volto da una terza persona. Una circostanza quest'ultima che non avrebbe però alcun legame, secondo gli inquirenti, con quanto si era verificato in piazza. E che è costato la vita a Francesco Ciervo.
Enzo Spiezia