"E' la cultura che dà la sveglia alle coscienze. Oggi c'è da augurarsi di uscire immuni dal virus ma non dalle responsabilità". Così a Salerno, don Luigi Ciotti che ha preso parte ad un incontro presso l'Istituto Superiore Santa Caterina da Siena sul tema “giustizia sociale e giustizia ambientale” che ha visto tra gli ospiti anche il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
"La cultura e' una grande responsabilità – ha continuato Ciotti - e soprattutto deve essere data insieme all'educazione che è matrice di vita, di cambiamento. Dobbiamo stimolare le nostre coscienze in un momento in cui tocchiamo con mano queste forme di violenza". Per don Ciotti "c'è un conflitto che dobbiamo fare nostro: il conflitto è con la nostra coscienza. Se siamo svegli qui dentro possiamo portare un contributo al cambiamento. I cambiamenti hanno bisogno di ciascuno di noi e noi dobbiamo essere parte di questo cambiamento". "A questi ragazzi - ha aggiunto don Ciotti - bisogna dire che la società ha bisogno di loro perchè loro sono intelligenti, dinamici, creativi.
C'è bisogno di loro perchè il noi che vince. Il noi è un elemento vitale per la società, per la chiesa, per tutti i contesti e le realtà". Don Ciotti ha poi parlato anche delle condizioni del fiume Sarno spiegando :"Ci sono i diritti della natura, quelli dell'ambiente, i diritti sociali che sono fondamentali per l'alta giustizia che è quella dei tribunali. C'è quella giustizia, quella ambientale e quella sociale. Non facciamo della legalità un idolo, però. C'e' confusione tra legalismo e legalità. La legalità è importante e fondamentale per la crescita umana e lo sviluppo sociale. Però la legalità è il mezzo, lo strumento non il fine per raggiungere un altro obiettivo che si chiama giustizia. La giustizia, cominciando da quella sociale è il nostro obiettivo".