"Questa settimana la città che porta il nome di Maria, ovvero Mariupol, è diventata una città martire della guerra che sta devastando l'Ucraina. Stanno avvenendo barbarie con uccisioni di bambini e civili inermi: non ci sono ragioni strategiche che tengano. C'è solo da cessare l'aggressione armata prima che riduca le città in cimiteri. Unisco la mia voce a quella della gente comune che implora la fine della guerra. Si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti. Si punti sui negoziati e i corridoi umanitari siano sicuri. In nome di Dio chiedo di fermare questo massacro". Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'Angelus al Vaticano in merito all'invasione russa in Ucraina. 

Tenere sveglio il cuore non dipende solo da noi, ma è una grazia che va chiesta. Noi abbiamo bisogno della luce di Dio, che ci fa vedere le cose in maniera diversa così da dedicare il tempo agli altri. Possiamo superare la stanchezza del corpo con lo spirito di Dio. In questo tempo di Quaresima, ci farà bene non spegnere la luce della stanza senza metterci nella luce di Dio. Pregare prima di dormire: lo possiamo fare aprendo il Vangelo e lasciandoci stupire dalla parola di Dio. Oppure possiamo guardare il crocifisso e stupirci dell'amore folle di Dio che non si stanca mai di noi e ha il potere di dare senso alle nostre giornate". Ha detto Papa Francesco.

"Vorrei esortare all'accoglienza di tanti rifugiati e chiedo a tutte le comunità diocesane di aumentare le preghiere per la pace. Dio è solo per la pace, non per la guerra", ha concluso il Santo Padre.
(ITALPRESS).