L'epidemia da Covid-19 mostra un'inversione della tendenza in miglioramento documentata nelle precedenti settimane. Secondo l'ultimo report esteso dell'Istituto Superiore di Sanità aumentano la trasmissibilità, l'incidenza e peggiora il rischio epidemico in diverse Regioni italiane. Si documenta ancora una diminuzione del numero di persone ricoverate in ospedale.
Sebbene nei dati flusso ISS nel periodo 28 febbraio-6 marzo si continui a osservare una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale (429 per 100.000 abitanti nel periodo 28/2/2022 - 6/3/2022 contro 445 per 100.000 abitanti nel periodo 21/2/2022 - 27/2/2022), questa tendenza non trova conferma nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal ministero della Salute (510 per 100.000 nel periodo 4-10 marzo contro 433 per 100.000 abitanti nel periodo 25 febbraio-3 marzo) suggerendo una inversione nel trend. La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è quella 10-19 anni con un'incidenza pari a 715 per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente. Al momento, l'incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un'incidenza di 229 e di 227 casi per 100.000 abitanti. Nel periodo 16 febbraio-primo marzo, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83, in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica.
Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt di 0,82 al primo marzo rispetto all' Rt di 0,77 del 22 febbraio. Continua a diminuire il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva arrivando al 6,2% l'8 marzo con 592 degenti rispetto al 7,4% del primo marzo quando i degenti erano 708. In diminuzione anche il tasso di occupazione in area medica pari al 13,5% (8 marzo) con 8.776 ricoveri rispetto al 16,0% (primo marzo) quando i ricoverati erano 10.456. La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento, passando dal 16% della scorsa settimana al 17%, così come la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi che passa dal 35% al 37%, mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso l'attività di screening che scende dal 49% al 46%.
A livello europeo, secondo il Centro europeo per la prevenzione delle malattie, alla fine della settimana terminata domenica 6 marzo "la situazione epidemiologica complessiva nell'UE/SEE era caratterizzata da un tasso complessivo di notifica dei casi elevato ma in diminuzione. Cinque paesi hanno segnalato un tasso di notifica dei casi in aumento rispetto alla settimana precedente. Sebbene l'onda Omicron abbia raggiunto il picco nella maggior parte dei paesi, si osserva un impatto sulla mortalità, con tendenze crescenti nei tassi di mortalità previsti in 10 paesi nelle prossime due settimane".
"Sette paesi hanno riportato tassi di casi crescenti tra le persone di età pari o superiore a 65 anni". Secondo il report dell' Ecdc Il tasso complessivo di notifica dei casi di Covid-19 per l'UE/SEE è stato di 1.471 ogni 100. 000 abitanti (1.719 la settimana precedente). Questo tasso è in diminuzione da cinque settimane. Il tasso di mortalità COVID-19 a 14 giorni (41,0 decessi per milione di abitanti, rispetto ai 51,6 decessi della settimana precedente) è in diminuzione da due settimane. Rispetto alla settimana terminata domenica 6 marzo, le previsioni di casi, ricoveri ospedalieri e decessi in Europa, per le prossime due settimane si prevedono complessivamente tendenze in diminuzione nei casi e nei decessi e in aumento nei ricoveri ospedalieri.
A livello globale, durante la settimana dal 28 febbraio al 6 marzo 2022, il numero di nuovi casi e decessi ha continuato a diminuire rispettivamente del 5% e dell'8%, rispetto alla settimana precedente. Al 6 marzo 2022, sono stati segnalati oltre 433 milioni di casi confermati e oltre 5,9 milioni di decessi a livello globale. La regione del Pacifico occidentale continua a segnalare un aumento (+46%) del numero di nuovi casi settimanali, tutte le altre regioni hanno riportato diminuzioni. Il numero di nuovi decessi settimanali è aumentato nelle regioni del Pacifico occidentale (+29%) e del Mediterraneo orientale (+2%), mentre sono diminuite la regione africana (-39%), la regione Europa (-15%), la regione Regione delle Americhe (-9%) e Regione del Sud-Est asiatico (-3%). (ITALPRESS).