Avellino

"Ogni anno si registra un escalation di aggressioni al personale sanitario e socio sanitario. Gli infermieri sono la categoria professionale più colpita con circa 5mila aggressioni al giorno di cui circa il 60% aggressioni fisiche. Il 78% degli infermieri aggrediti sono donne. La media giornaliera, secondo i dati della FNOPI e dell'inail è di 13 aggressioni al giorno.

La legge 113/2020 in materia di contrasto alle aggressioni al personale sanitario finora non ha dato i suoi frutti. Emblematico è il caso dell'infermiera del pronto soccorso del Cardarelli a cui tentarono di cavarle gli occhi e che subì percosse con prognosi superiore a 40 giorni. Ad oggi i suoi aggressori sono ancora liberi e si attendono i tempi biblici del tribunale per la sentenza di primo grado.

Al Moscati di Avellino, nel solo 2019, si registrano diversi casi di aggressioni verbali e fisiche contro gli operatori sanitari del pronto soccorso. Anche in altre unità operative si sono registrati casi di aggressione nei confronti del personale medico e infermieristico. Come sindacato delle professioni infermieristiche ci batteremo affinché nei casi sopra descritti le Aziende si costituiscano parte civile nei processi contro gli aggressori che con la loro violenza provocano danni non solo psicologici e fisici all'operatore sanitario ma all'intero sistema organizzativo aziendale.

I processi giudiziari contro questi aggressori non possono durare anni ma soprattutto denunce e arresti domiciliari che il più delle volte vengono trattati come semplici reati comuni non bastano più, la tolleranza zero deve partire soprattutto dall'applicazione  della legge 113/2020.

Chiediamo alle aziende tutti gli sforzi possibili per migliorare la sicurezza strutturale, organizzativa e tecnologica degli operatori sanitari con l'obiettivo di prevenire episodi di violenza e soprattutto occorrono corsi di formazione per gli operatori sanitari che il più delle volte non vengono svolti" . Così in una nota il  egretario Territoriale Romina Iannuzzi, Segretario Aziendale Michele Rosapane