“I cittadini devono crescere in maniera attenta e responsabile. C'è bisogno del lavoro e del contributo di tutti noi per aiutare i giovani a crescere nella legalità. Serve un'insurrezione culturale e più coraggio per fare tutto ciò”.
È chiaro il pensiero di don Luigi Ciotti che dopo la tappa in mattinata a Benevento, dove ha incontrato gli studenti dell'Istituto tecnico Industriale, nel pomeriggio ha fatto tappa in Valle Caudina. A San Martino Valle Caudina, teatro, lo scorso 11 febbraio del ferimento a colpi di pistola di due persone, dinanzi ad un supermercato. Episodio seguito, dopo qualche giorno, dall'efferato omicidio del titolare di un circolo e bar nella vicina Cervinara. Due fatti di sangue che hanno scosso l'intera comunità della valle. L'altra settimana una fiaccolata contro il malaffare, per rimarcare l'impegno dei cittadini perbene per una comunità sana. Poi la decisione di Libera e dell'amministrazione ad invitare don Citti a San Martino. Ad accoglierlo i vertici delle forze dell'ordine, le istituzioni con in testa il Prefetto Paola Spena ed il sindaco di San Martino, Pasquale Pisano.
Don Ciotti prima di entrare nella sala Unicef del Comune, dove ad attenderlo c'erano i cittadini, i giovani, si è soffermato con i giornalisti ed ha rimarcato l'importanza di restare coesi ed uniti contro questi episodi: “Da una parte il gioco criminale, la violenza che non è solo sparare ma anche intimorire, dall'altra serve che i cittadini devono essere più attenti e responsabili. C'è bisogno di politiche sociali e di lavoro oltre al rispetto dell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura. I ragazzi quando trovano dei punti di riferimento seri e costanti, ci sono: scuola, cultura e lavoro”.
A San Martino e Cervinara la risposta da parte delle forze dell'ordine c'è stata nell'immediatezza di quei due fatti. “C'è una presenza molto forte delle forze dell'ordine che hanno effettuato arresti in entrambi i casi” ha commentato il prefetto di Avellino, Paola Spena che però precisa: “Fatti gravi come questi devono spingere non solo l'azione repressiva ma serve una riaffermazione della legalità costante non con spot e piccole iniziative ma prolungato nel tempo. La legalità non è un elemento imposto ad un territorio. Bisogna reagire allontanarsi dai modelli criminali. Da questi eventi – ha concluso il prefetto Spena – si è dimostrato uno scatto di coscienza di questo territorio”.
Il numero uno del Palazzo del Governo Irpino ha poi annunciato: “Con il Comune di San Martino Valle Caudina un bene sequestrato alla criminalità in questa zona presto potrà essere impiegato, magari anche con un centro anti violenza”.
Educare alla legalità i giovani e dimostrare loro che le istituzioni ci sono, a partire dal Comune. Questo al centro della mission del sindaco Pasquale Pisano: “Una giornata importante perchè San Martino non meritava ciò. La nostra comunità in più circostanze ha dimostrato coraggio e determinazione, come l'alluvione del 2019 ed alla vicenda pandemica quando abbiamo assistito oltre 300 famiglie in difficoltà. Abbiamo migliorato negli anni l'immagine di San Martino, poi questi fatti che hanno nuovamente leso la nostra immagine”.
Il primo cittadino del centro caudino ha poi voluto ringraziare il Prefetto Spena anche per “una delle iniziative più significative con l'acquisizione di un bene confiscato alla camorra, al clan Pagnozzi. Grazie al Pnrr entro la fine del mese presenteremo un progetto di demolizione e ricostruzione di un centro antiviolenza, di un asilo nodo e un centro di formazione permanente per i nostri giovani”.
Un grazie anche ai sindaci di tutta la Valle Caudina “che sono stati al fianco di San Martino e Cervinara – ha concluso Pisano – con iniziative comuni per rimarcare un fermo no alla camorra e alle mafie”.
A San Martino Valle Caudina è intervenuto anche l'assessore regionale alla Legalità e Sicurezza, Mario Morcone che ha rimarcato la vicinanza di Palazzo Santa Lucia alla Valle Caudina, alle comunità investite dagli ultimi fatti di sangue. A partire “dall'implementazione della polizia locale fondamentale per questi centri. Cercheremo di fare il possibile per aumentare l'organico e anche di venire incontro ai Comuni per quanto riguarda la videosorveglianza”.