Benevento

Tra i doppi ex di Benevento - Crotone c'è Giampaolo Ciarcià, esterno di centrocampo che ha vestito la maglia giallorossa dal gennaio del 2009 fino al giugno del 2010: un anno e mezzo in cui per ben due volte la Strega ha sfiorato la promozione in serie B. Tra le fila dei calabresi, invece, ha giocato per tre stagioni, facendo anche parte di quella rosa che nel 2004 estromise in maniera dubbia i giallorossi dalla corsa per la promozione: 

"Questa è da sempre una partita particolare per i precedenti tra le due squadre. Al momento l'unico dato oggettivo è che il Crotone è molto più giù in classifica, mentre il Benevento è in lotta per i vertici ma con un rendimento a corrente alternata. La serie B è tosta, non c'è mai una gara facile e non lo sarà neanche quella di domani". 

Ti aspettavi di vedere il Crotone in quella posizione? 

"A dire il vero no. Di solito chi retrocede viene messo subito tra le favorite per la vittoria finale. Non è una squadra costruita per ritrovarsi in fondo alla classifica. C'è sicuramente molta delusione, poi trovarsi dall'inizio in quella posizione non è affatto facile anche dal punto di vista psicologico". 

Il Benevento, invece, si conferma tra le protagoniste ma in vetta ci sono tante squadre in pochi punti. Sarà una lotta incerta fino alla fine? 

"Credo proprio di sì. Non vedo al momento una squadra che possa staccarsi in maniera netta rispetto alle altre. Mi ricollego a quanto stavo dicendo prima: questo è un campionato che si dimostra sempre più difficile, tra l'altro spuntano anche formazioni che non ti aspetti che si piazzano in avanti e danno filo da torcere. Da qui alla fine anche il singolo punto potrà rivelarsi decisivo per la vittoria finale". 

Il Benevento ha costruito le sue fortune a partire da quegli anni difficili vissuti in Lega Pro. 

"E' sempre stata una società solida. Me l'aspettavo un approdo in serie A per via della sua potenzialità economica. Vederla ritornarci e poi scendere di nuovo un pò meno, ma può succedere: non è affatto un dramma. L'importante è avere un presidente che non si stanca mai, pronto a costruire sempre qualcosa di bello: questo vale più di una promozione. Oggi è dura avere continuità nel calcio, ci sono tante piazze importanti che sono nei bassifondi. A Benevento si fa calcio a certi livelli da quindici anni. Le delusioni ci sono state, ma il giorno dopo si riprogramma sempre. Credo che sia un segnale molto forte e che bisogna tenersi stretti. Personalmente in giallorosso ho vissuto due anni belli, anche se sfortunati. Prima la finale persa col Crotone, poi l'eliminazione dai play off col Varese. Quando perdi una finale dispiace molto. Nel Sannio non ho vinto, ma sono stato davvere bene. I tifosi trasmettevano calore e passione, li porterò sempre dentro".