Salerno

Il tecnico della Salernitana, Davide Nicola ha presentato in conferenza stampa il match contro il Sassuolo:

Domani è una partita che regala un'opportunità incredibile per poter fare un passo verso quel sogno. Il resto non m'interessa. Questa squadra ha già modificato molti dei suoi aspetti negativi, dobbiamo continuare su questa strada.

Io voglio vedere la Salernitana che dimostra il coraggio, l'organizzazione di gioco. Una volta che riesci a esprimere te stesso e puoi guardare anche l'avversario. Fuori casa la nostra gente viene sempre in massa e ci fa sempre sentire a casa. Ma noi non dobbiamo avere due atteggiamenti diversi, la mentalità deve essere sempre la stessa sia dentro che fuori. Contro l'Inter mi è piaciuto l'atteggiamento di coraggio ma quella dimensione ci ha fatto capire su cosa dobbiamo migliorare. Quella partita ci ha dato la possibilità di progredire ulteriormente.

L'assoluta dedizione a migliorare noi stessi. Non voglio che i ragazzi si concentrino troppo sull'obiettivo finale. Devono pensare a quello che stiamo facendo e sulla prestazione di squadra. 

Il Sassuolo è una squadra che ha qualità, arrivano da processi di miglioramenti di percorsi che durano da anni. Il Sassuolo dimostra negli anni di aver modificato alcune scelte di gioco ma ha mantenuto le sue qualità. Sono un'ottima squadra, nel nostro campionato incontreremo tutte squadre di questo livello.

Ribery non ha ancora completato il recupero. Ha fatto degli allenamenti che lo stanno portando avanti al completo reintegro ma non ci sarà.

A me interessa che venga recuperata Salernitana-Venezia, le decisioni le lascio alle autorità competenti.

Dobbiamo avere fame, a patto che si faccia una prestazione di livello ma dobbiamo essere pratici. Abbiamo bisogno di raccogliere, questo è fondamentale. La lucida disperazione è un concetto sottile che preferisco tradurre in fame. 

Ranieri o Ruggeri? Vedremo chi sarà più pronto, mi fido di entrambi. Anche se in questo momento può mancare qualcuno mi affido al senso di squadra del gruppo. Abbiamo tanti calciatori che devono sentirsi parte integrante del gruppo.

Difesa a tre? Noi stiamo portando avanti un'identità e proveremo a portarla avanti. Ma non escludo che si possa cambiare qualcosa. In tre settimane e mezzo non si può mettere troppa carne a cuocere. A Milano quando abbiamo avuto la possibilità di cambiare, abbiamo subito molto di più. La differenza non la fa il modulo ma il modo con il quale affronti la partita.

Bohinen e Mikael: ho sempre detto che un giocatore va presentato quando è in grado di esprimere le sue qualità. Se si buttano calciatori in campo, e non sono ancora pronti, rischi di bruciarli. Non si può cambiare radicalmente da una partita all'altra.

Io sono qui da tre partite, non mi aspettavo che i ragazzi avessero un cambiamento così repentino. Non è facile apportare una nuova metodologia di lavoro, i ragazzi mi stanno soddisfacendo. Siamo qui perché abbiamo delle qualità per rappresentare il fatto di essere allenatori o giocatoi. Quindi non ci deve essere timore. Io credo ciecamente che il mio lavoro e quello del mio staff ci possa portare ad essere competitivi. Non accetto che una persona possa essere preoccupata di fare una partita in maniera competitiva.

La squadra deve raggiungere un equilibrio nell'espressione delle due fasi. Per me deve essere capace di produrre gioco che è l'unico modo per migliorare. Dobbiamo trovare equilibri, essere aggressivi, avere una lettura di gioco, migliorare sui dettagli.