Napoli

Se n'è andato lasciando sgomenta la comunità accademica e orfana la comunità dei giovani "per i quali ha lavorato una vita intera" Così si legge in un post pubblicato sul rofilo facebook di Mario Raffa che annuncia la morte del noto ingegnere partenopeo.

"Con la scomparsa di Mario Raffa, Napoli perde un grande innovatore che ha sempre reso protagonisti i giovani valorizzandone il talento. Una grave perdita per la città che non dimenticherà il suo apporto alla comunità da docente e amministratore pubblico". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Pioniere dell'Ingegneria gestionale, votato all'innovazione, avrebbe compiuto 76 anni la prossima settimana. A ricordarlo studenti, colleghi e rappresentanti delle istituzioni. 

Raffa, nato a Calvi San Nazzaro in provincia di Benevento ma napoletano d'adozione negli anni '80 fu segretario regionale di Democrazia Proletaria. Raffa è stato un importante ricercatore.  ha insegnato Ingegneria Economico-Gestionale alla Federico II, è stato direttore di Dipartimento, coordinatore di dottorato, direttore della Start Cup Federico II, direttore scientifico del Pni-Premio nazionale per l'Innovazione, ma è stato anche assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli, dal maggio del 2008 al giugno del 2011. Al suo attivo più di 200 pubblicazioni e un grande impegno per la comunità.

Fu tra i fondatori della Fondazione Idis di Città della Scienza e poi suoi vicepresidente fino al 2008. Nel governo Prodi ha fatto parte del gruppo di lavoro “Ricerca e Innovazione” della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Era un uomo grande e umile - scrive su fb Eugenio Mazzarella - un maestro di cultura di impresa, di dedizione ai giovani, all’università, alla città, a una politica fatta di competenza e onestà».

Umberto De Gregorio presidente di Eav: “Ciao Mario Raffa, una persona per bene, altruista, un amico, un esempio per tutti noi. Ci mancherà la tua infinita disponibilità”.

Il ricordo dell'assessore Edoardo Cosenza: “Tanti anni. Tanti momenti insieme. Di costruzione, di condivisione, di confronto, di dolore. Di vita accademica. Di vita. Ciao Mario”.