Avellino

Ennesima scarcerazione per altri quattro dei dieci giovani, di età compresa tra i 23 e i 38 anni, arrestati il 22 febbraio a seguito di un’indagine avviata nel novembre 2020 dai carabinieri della stazione di Avellino che ha consentito di individuare una fitta rete di spacciatori attiva nel capoluogo, che operava nelle piazze e nei parchi adiacenti alla centralissima Piazza Kennedy.
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha ridimensionato il quadro indiziario  e le esigenze cautelari sostituendo la misura di custodia cautelare in carcere quella meno afflittiva dell'obbligo di dimora nel comune di residenza.
Nello specifico, i due avvocati di difesa, Fabio Tulimiero e Giuseppe Giammarino, hanno puntato sulla riqualificazione del fatto contestato dell'ipotesi di spaccio in quella di lieve entità.

Le intercettazioni telefoniche, l'acquisizione delle immagini dai sistemi di videosorveglianza presenti sui luoghi di spaccio e i plurimi sequestri della sostanza stupefacente effettuati dai carabinieri, hanno consentito di individuare una consistente e ramificata attività di vendita di stupefacente e, conseguentemente, di identificarne i presunti autori che detenevano e cedevano sostanze stupefacenti, prevalentemente di tipo hashish, a giovani assuntori, perlopiù studenti delle scuole superiori della città.

Le dieci persone tratte in arresto - gravemente indiziate di detenzione a fini di cessione e vendita di sostanze stupefacenti – erano state sottoposte a misura di custodia cautelare in carcere in ragione della pericolosità sociale rappresentata e della preoccupazione di reiterazione dei reati per i quali sono perseguiti.

Per ora restano in carcere gli altri quattro arrestati mentre i primi due, difesi dagli avvocati Gerardo Di Martino e Carmine Danna, erano già stati scarcerati la scorsa settimana.