Pontecagnano Faiano

Alla giovane Anna Borsa sarà intitolato un luogo di Pontecagnano Faiano. Accolta all’unanimità dal consiglio comunale la proposta presentata dal circolo Sinistra Italiana di dedicare uno spazio simbolico alla giovane vittima di femminicidio, uccisa a sangue freddo dal suo ex fidanzato mentre era a lavoro. A comunicarlo, tramite una missiva, il presidente del consiglio comunale Francesco Fusco:

“A nome di tutto il Consiglio Comunale che ho l'onore di rappresentare e che ringrazio per la compattezza che dimostra a prescindere dai ruoli politici, Le comunico la piena disponibilità a non abbandonare questo increscioso episodio sottoponendo, all'attenzione di tutti i gruppi, la volontà d dedicare ed intitolare un luogo pubblico e significativo ad Anna Borsa.

La scomparsa di questa giovane ha colpito in maniera indelebile i nostri cuori e deve farci riflettere tanto, deve smuovere le nostre coscienze, deve rimbombare nei nostri cuori ogni qualvolta dobbiamo agire per il bene comune. Compito dell'amministrazione e di tutte le autorità religiose, politiche, civili e militari, che sono rappresentanza del popolo, è quello di agire e di creare i presupposti affinchè non si dimentichi ed Anna diventi un simbolo! E' quello di condannare atti di violenza e di preservare e proteggere persone libere che, purtroppo, in alcuni casi, pagano con la vita la loro libertà”, scrive Fusco. 

La sua morte ha toccato e scosso profondamente l’intera provincia. Tante le manifestazioni che sono state organizzate nei diversi comuni del Salernitano per ribadire, ancora una volta e con fermezza, il “no” ad ogni forma di violenza. Soddisfatti dell’accoglimento della proposta i rappresentanti del circolo Sinistra Italiana che chiedono, ora, ai gruppi consiliari di adoperarsi affinché l’intitolazione avvenga quanto prima possibile e “che si scelga un luogo significativo e centrale rispetto al nostro territorio”.

“Anna non è soltanto vittima di un femminicidio ma è un esempio per i giovani della nostra comunità avendo scelto di vivere e lavorare nel suo territorio nonostante tante difficoltà”, scrivono i rappresentanti.