Benevento

Se le difese non sceglieranno il ricorso a riti alternativi, partirà il 10 maggio il giudizio immediato, fissato dal gip Maria Di Carlo su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, nei confronti di un 36enne e di un 49enne di Cusano Mutri - la mancata indicazione delle generalità serve a tutelare la parte offesa ndr- che il 1 dicembre del 2021 erano stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita per stalking e tentata estorsione ai danni di una 26enne.

Era stata lei l'11 ottobre a presentarsi ai militari e a consegnare una pen-drive nella quale erano custodite le registrazioni di due telefonate nelle quali la persona all'altro capo del filo l'avrebbe minacciata di mettere in rete foto e video della donna mentre era in atteggiamenti intimi.

Un rischio che avrebbe potuto evitare se avesse sborsato una somma di denaro lievitata dai 20 mila euro pretesi  a giugno  ai 107mila e ai 130mila di ottobre. L'8 novembre, poi, era stata incendiata, per fortuna in modo parziale, la Panda della mamma della ragazza, rappresentata dall'avvocato Antonio Di Santo.

I due uomini erano finiti in carcere, dove erano rimasti al termine dell'interrogatorio di garanzia. Difeso dagli avvocati Paolo Abbte e Antonio Barbieri, l'allora 35enne aveva risposto alle domande, ammettendo di aver avuto in passato una relazione sentimentale con la ragazza, ma negando gli addebiti. Si era invece avvalso della facoltà di non rispondere il 48enne, assistito agli avvocati Carmelina Mastrillo e Marcellina De Pasquale. A distanza di due mesi, infine, avevano ottenuto i domiciliari, peraltro fuori regione.