L'avrebbe molestata e minacciata dopo la fine della loro relazione. Condotte che gli sono costate il divieto di avvicinamento alla parte offesa, e ai luoghi che frequenta, applicato dal gip Loredana Camerlengo a carico di un 26enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, difeso dall'avvocato Antonio Leone.
Per lui una ipotesi di reato di stalking, contenuta in una ordinanza adottata in una indagine condotta dalla Squadra mobile, avviata dopo la denuncia presentata dalla ragazza. E' relativa a fatti che vanno dal febbraio del 2018 al febbraio del 2022: un arco temporale nel corso del quale il giovane, che già in precedenza, secondo quanto raccontato da lei, avrebbe manifestato un carattere violento e prevaricatore, l'avrebbe tormentata.
Il loro rapporto era andato avanti dal febbraio del 2018 all'agosto del 2020, poi, una volta interrotto, lui le avrebbe inviato via whatsapp una marea di messaggi, anche vocali di tono offensivo ("Sei una nullità, una poco di buono, lurida p..., cornuta che non sei altro...") e intimidatorio ("Ti devo scannare, ti voglio vedere in una pozza di sangue, ti stupro e poi ti ammazzo..."), questi ultimi anche con riferimenti ai familiari della malcapitata.
Inoltre, l'avrebbe strattonata, colpita con schiaffi e pugni al volto e non solo, e l'avrebbe minacciata di diffondere video a contenuto sessuale con la presenza della donna, che aveva dato il suo consenso perchè quei momenti venissero filmati. Materia di lavoro per gli investigatori della Mobile, con l'escussione anche di due dottoresse di un centro anti violenza alla quale lei si era rivolta; poi, la richiesta del divieto di avvicinamento avanzata dalla Procura ed accolta dal Gip.