Circa 500 ucraini residenti a Napoli si sono raccolti intorno ad una bandiera nazionale lunga 20 metri davanti alla basilica di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito. In preghiera per le vittime e per quanti stanno combattendo in patria, tanti i cartelli contro Putin, ma la la richiesta, più forte è rivolta agli Usa, per l'instaurazione di una "No fly zone" sui cieli dell' Ucraina. In piazza anche bandiere arcobaleno pacifiste, ma la posizione maggioritaria è quella della resistenza. "Dateci le armi, i nostri soldati sul terreno possono vincere se si chiude lo spazio aereo", dice Oxanna Gapalo, filologa, vicepreside della Scuola ucraina di Napoli, da 17 anni in Italia. In piazza ci sono anche bandiere di bielorussi solidali ed una bandiera rossa e nera dell' "Esercito nazionale ucraino" di Stepan Bandera, proclamato eroe della Patria. La piazza si inginocchia per recitare la preghiera per i Caduti. La cantante Rina Iermak, fuggita da Mariupol, chiede alle madri russe di "fermare i propri ragazzi".
Tra loro anche tanti che sono appena arrivati a Napoli e in Campania. Nelle ultime ore si registrano circa 200 nuovi arrivi al consolato, smistati in parte nei centri di accoglienza in parte presso parenti e amici. Al covid recidenzce dell'ospedale dle mare la protezion civile ha allestito una tensostruttura in cuida domani mattina sarà posssibile somministrare tamponi per chi è in arrivo con i corridoi umanitari.
Il Console generale Maksym Kovalenko ha invitato i rifugiati a rivolgersi con fiducia alla Protezione civile ed alle autorità locali. Qualcuno ha paura che gli ritirino i passaporti.