Il tridente azzurro Raspadori-Berardi-Scamacca trascina il Sassuolo alla vittoria per 4-1 sul campo di un Venezia sempre più a rischio retrocessione e incapace di centrare la vittoria in casa addirittura dallo scorso 7 novembre contro la Roma. Agli ospiti bastano 90 secondi per andare in vantaggio, grazie a Giacomo Raspadori, abile a sfruttare un rimpallo con Svoboda e a battere da distanza ravvicinata l’incolpevole Romero. Il vantaggio dà fiducia agli uomini di Dionisi che trovano il raddoppio al 19′ grazie al calcio di rigore di Berardi, decretato dal Var che punisce un fallo di mano di Aramu su colpo di testa di Frattesi. Esecuzione non perfetta del mancino emiliano ma buona per beffare Romero. Portiere argentino colpevole invece del secondo rigore di giornata, solo otto minuti dopo, per un intervento falloso in uscita su Berardi. Stavolta dagli undici metri va Scamacca che realizza il momentaneo 0-3. Il Venezia sembra allo sbando, ma trova la forza di accorciare al 34′ con Henry, bravo a girare in rete con un colpo di testa l’assist al bacio di Mateju. Proprio l’ex terzino del Brescia rischia di riaprire il match ancora con un colpo di testa, chiamando Consigli agli straordinari. Inizio di ripresa di tutt’altro piglio per i lagunari che spingono a tutta mettendo in difficoltà il Sassuolo, salvato al 55′ da capitan Ferrari che si immola su un destro a colpo sicuro di Fiordilino. Profuso il massimo sforzo, arriva però il quarto gol ospite, con il terzo penalty di giornata, guadagnato da Raspadori per fallo di Svoboda. Dagli undici metri realizza ancora Berardi con Romero che intuisce nuovamente senza fortuna. A quattro dalla fine un nuovo rigore, stavolta per il Venezia, ancora dopo un consulto di Pairetto con il Var. Aramu però trova la grande risposta di Consigli che fissa il risultato sul definitivo 1-4.
(ITALPRESS).
Poker Sassuolo a Venezia con Berardi, Raspadori e Scamacca
Sul campo di un Venezia sempre più a rischio retrocessione
Redazione Ottopagine