"Le sanzioni contro la Russia rappresentano una dichiarazione di guerra". A dirlo, come riportano i media le agenzie di stampa russe, Vladimir Putin parlando ad un evento in vista della Giornata delle donne dell'8 marzo. Putin ha definito "difficile la decisione di dare l'ordine all'avvio dell'operazione militare in Ucraina". Il presidente ha spiegato che "la Russia stava cercando di risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico: era necessario lasciare che il Donbass parlasse russo e vivesse a modo suo, ma si sono opposti. Le persone nel Donbass - ha ammonito - non sono cani randagi, sono morte da 13 a 14mila persone, ma l'Occidente non se ne accorge".

Putin ha poi affermato che "l'attuale leadership a Kiev deve capire che se continua con lo stesso spirito, mette in discussione il futuro della statualità ucraina e, se ciò accadrà, sarà interamente sulla loro coscienza". "In Ucraina tutto sta procedendo secondo i piani". Ad assicurarlo il presidente russo, Vladimir Putin durante un incontro in vista dell'8 marzo. Il presidente russo si è detto certo che "l'esercito raggiungerà tutti i suoi obiettivi". Nel suo intervento ha minacciato l'Occidente sull'ipotesi dell'introduzione della no fly-zone. "La Federazione Russa considererà una no- fly zone in Ucraina da parte di altri Paesi come una partecipazione alle ostilità". Putin ha nuovamente minacciato che "se Kiev entra nella Nato sarà scontro tra la Russia e l'alleanza". (Italpress)