Arriveranno questa notte altri profughi in fuga dalla guerra in Ucraina e l’Irpinia è pronta ad abbracciarli. «A casa abbiamo una stanza con un divano che usiamo per gli ospiti. Siamo pronti ad aprire le porte di casa. È gente che sta soffrendo. Chi ha la possibilità di aiutare gli altri, ha il dovere etico e morale di farlo». Natalia e Stefano di Serino hanno deciso di aiutare la rete dei volontari della comunità Ucraina di Avellino. Con Padre Roman, Natalia, Irina, Sergio e tanti altri stanno preparando i pacchi da spedire domenica mattina, a bordo di un tir, ai soldati e connazionali rimasti in Ucraina, sotto le bombe e sotto attacco. E intanto cresce la solidarietà in Irpinia. Sono cento i posti già reperiti tra convento delle Oblate di Avellino, convento di Ariano, famiglie di Sant’Angelo dei Lombardi, Mirabella, conventi e parrocchie di altri comuni irpini. E se non bastasse, se serviranno altri posti letto, si apriranno altre case dei privati cittadini che si sono fatti avanti. Anche Natalia, 21 anni, è pronta ad accogliere i suoi connazionali . “Mio fratello e mio padre sono rimasti a Kiev e sono terrorizzata - racconta con gli occhi pieni di lacrime -. Prego Dio ogni giorno, ogni momento affinché questa guerra finisca. E’ l’orrore , è la distruzione del nostro popolo”. Anche Irina, accompagnata dai suoi nipoti, ha voluto raggiungere il centro di via Annarumma, per portare coperte, farmaci e alimenti. “Sono ancora sotto choc - racconta -. Ho dovuto lasciare mio marito, i miei cani, la mia casa. Ricordo ancora, assordante, il rumore delle sirene a Kiev e quella pioggia di bombe e distruzione. Fortunatamente i miei nipoti mi hanno accolta con mia figlia. Ma dopo tutto questo orrore la mia vita è distrutta per sempre”. E sono tanti gli irpini e connazionali pronti ad aprire le porte delle proprie case per accoglierli. Nel centro raccolta della Caritas di via Annarumma i volontari della comunità ucraina irpina lavorano per la raccolta di coperte, alimenti e farmaci . Il tir carico di beni essenziali partirà domenica mattina. Lacrime lungo abbraccio al congresso provinciale della Cisl, per l’abbraccio Irpinia- Sannio tra le due responsabili dell’immigrazione, Oxana e Fatima, una ucraina e l’altra russa.
Il cuore grande di Stefano e Natalia: "A casa nostra porte aperte ai profughi"
Ucraina. Marito e moglie di Serino pronti ad accogliere chi fugge dalla guerra
Simonetta Ieppariello