Questa mattina, dopo sei giorni dall’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al gup del Tribunale di Avellino Paolo Cassano, è arrivata la scarcerazione per due dei dieci giovani, di età compresa tra i 23 e i 38 anni, arrestati il 22 febbraio a seguito di un’indagine avviata nel novembre 2020 dai carabinieri della stazione di Avellino che ha consentito di individuare una fitta rete di spacciatori attiva nel capoluogo, che operava nelle piazze e nei parchi adiacenti alla centralissima Piazza Kennedy.
Le intercettazioni telefoniche, l'acquisizione delle immagini dai sistemi di videosorveglianza presenti sui luoghi di spaccio e i plurimi sequestri della sostanza stupefacente effettuati dai carabinieri, hanno permesso di ricostruire il quadro indiziario.
In particolare, le attività investigative hanno consentito di individuare una consistente e ramificata attività di vendita di stupefacente e, conseguentemente, di identificarne i presunti autori che detenevano e cedevano sostanze stupefacenti, prevalentemente di tipo hashish, a giovani assuntori, perlopiù studenti delle scuole superiori della città.
Le dieci persone tratte in arresto - gravemente indiziate di detenzione a fini di cessione e vendita di sostanze stupefacenti – erano state sottoposte a misura di custodia cautelare in carcere in ragione della pericolosità sociale rappresentata e della preoccupazione di reiterazione dei reati per i quali sono perseguiti.
La misura di custodia cautelare in carcere è stata oggi sostituita per il primo, difeso dall’avvocato Gerardo Di Martino, con l’obbligo di presentazione ai carabinieri, sul presupposto che l’esame tossicologico a cui era stato sottoposto ha evidenziato un tasso di positività al di sotto della soglia legalmente accettabile dal nostro ordinamento. Per il secondo uomo, difeso dall’avvocato Carmine Danna, sono stati disposti gli arresti domiciliari.