E' stato spedito a giudizio perchè ritenuto uno dei presunti autori di una rapina fallita per la reazione di una delle vittime. Era il 18 ottobre del 2018 quando due uomini, volto coperto da un passamontagna e pistola in pugno, avevano fatto irruzione in un supermercato a Benevento, raggiunto in sella ad un motorino che risulterà essere stato rubato in città – da qui anche l'addebito di ricettazione - poco più di un mese prima. Un raid del quale aveva fatto le spese un addetto al magazzino, prima colpito al volto da una scarica di pugni, poi alla testa con il calcio dell'arma.
Obiettivo puntato sul registratore di cassa e sul denaro che custodiva, ma il piano era saltato. Perchè il malcapitato, nonostante la violenza subita, era riuscito ad uscire in strada e ad avvicinare l'altro malvivente, facendogli cadere un altro registratore di cui nel frattempo si era impadronito. Infine, la fuga e l'allarme.
Punto di partenza di una indagine che, scandita anche da una richiesta di misura cautelare, respinta, ritiene di aver individuato in Alberto Anzovino, 25 anni, di Benevento, uno dei protagonisti del colpo, tentato in concorso con un'altra persona non identificata. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Giulio Barbato, ed accolta dal gup Loredana Camerlengo, per Anzovino, difeso dall'avvocato Antonio Leone. L'8 novembre il via al processo dinanzi al secondo collegio del Tribunale.