Per il convento delle Oblate c'erano altri progetti – ammette candidamente don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas - ma il precipitare della situazione in Ucraina ci impone altre scelte.
Nella struttura del centro storico arriveranno presto 25 persone, soprattutto donne e bambini, in fuga dalla guerra. “Le stanze sono nuove e pronte – prosegue Don Vitaliano, qualche problemino con le caldaie ma niente che non si possa risolvere. E' un primo passo augurandoci che l'Irpinia come sempre accade nelle emergenze offra il lato migliore di sé".
Ma il vescovo Arturo Aiello ha scritto anche una lettera a tutti i parroci della diocesi invitando a valutare se nelle loro strutture abbiano degli spazi idonei per accogliere altre persone che stanno scappando dall'invasione russa.
E lo stesso hanno fatto i vescovi delle altre diocesi irpine. Si stanno muovendo parallelamente anche i privati mettendo a disposizione appartamenti.
Intanto tra venerdi notte e sabato mattina è atteso a Campetto Santa Rita il bus che sta facendo la spola tra Avellino e Leopoli con altri profughi, mentre c'è anche chi fa il viaggio al contrario per lasciare l'Irpinia e tornare nella terra natia per arruolarsi.