Valorizzare il ruolo e le potenzialità delle imprese italiane a capitale estero non solo su aspetti strettamente economici, ma anche su programmi di sostenibilità ambientale, economia circolare e welfare, su cui sono impegnate le multinazionali estere. È quanto prevede il protocollo tra CONFINDUSTRIA e Regione Campania, firmato questa mattina nella Reggia di Caserta, allo scopo di "fidelizzare e supportare le imprese internazionali che operano nel territorio e creare le condizioni affinché implementino gli investimenti nelle aree in cui sono già presenti". La firma dell'intesa si inserisce nell'ambito di un percorso di retention e sensibilizzazione a cui hanno già aderito Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Umbria e Piemonte. In Campania oltre 1.300 aziende che occupano più di 40mila addetti ed è la prima regione del Mezzogiorno per presenza di imprese estere. "CONFINDUSTRIA sottolinea da tempo a governo ed enti territoriali l'importanza delle imprese italiane a capitale estero come fattore strategico per la crescita del Paese - ha detto Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l'Internazionalizzazione e presidente del gruppo tecnico Investitori Esteri di CONFINDUSTRIA -. Le grandi imprese estere generano con le Pmi un legame virtuoso in un'ottica di filiera. Infatti, da un lato le grandi aziende internazionali trovano fornitori di altissimo livello, flessibili nell'adattare rapidamente la produzione e, dall'altro, le nostre Pmi hanno l'opportunità di entrare a far parte delle grandi reti internazionali e diventare più competitive. Per questo è importante creare le condizioni perché le imprese estere continuino a credere nel nostro Paese e supportarle nel cogliere in anticipo nuove opportunità di investimento". Per il presidente di CONFINDUSTRIA Campania Luigi Traettino "è necessario un cambio di paradigma che porti a considerare le multinazionali non come aziende straniere, ma come imprese italiane a capitale estero. Gli enti e le istituzioni locali devono uscire da questo equivoco, comprendendo finalmente che queste grandi realtà rappresentano delle notevoli opportunità di sviluppo ed occupazione, consentendo la crescita di piccole e medie imprese locali, che possono diventare dei partner importanti. Anche le multinazionali, però, devono integrarsi compiutamente nel territorio circostante, contribuendo ad un percorso di rigenerazione urbana e di rilancio delle comunità".
Confindustria - Regione Campania: intesa per gli investimenti esteri
Traettino: "Serve cambio paradigma: considerare multinazionali aziende italiane a capitale estero"
Redazione Ottopagine