Nocera Superiore

Nell’ultimo consiglio comunale l’Amministrazione Cuofano ha compiuto un ulteriore passo in avanti nel percorso di realizzazione della zona artigianale di Nocera Superiore, destinata «a dare un ragionevole sfogo alle esigenze produttive dei tanti piccoli e medi imprenditori».

«Nonostante la pandemia e la crisi globale che ha sempre di più messo in crisi la vocazione manifatturiera italiana la nostra amministrazione, in un contesto urbanistico già compromesso dagli anni bui della speculazione edilizia, ha fatto uno sforzo di visione per individuare aree dedicate all'artigianato e all'industria», dichiara il sindaco Giovanni Maria Cuofano.

«Le Aree PIP rappresentano sia la risposta alla domande degli imprenditori ed alla richiesta di lavoro, ancor più in questo momento storico. Il nostro compito è questo: creare le condizioni affinchè si crei lavoro, diretto o indotto, sul territorio, rendendolo appetibile ed efficiente nei servizi, nella mobilità, nell’armonia urbanistica».

Due le aree oggetto d’insediamento.

La prima è quella di Camerelle: una superficie di circa 2500 ettari chiamata ad ospitare il nuovo tessuto produttivo artigianale della piccola e media impresa; la seconda, invece, è quella individuata a Santa Maria delle Grazie, località Starza, dove l’Amministrazione Cuofano, come modus operandi preliminare, avviò, una ricognizione esplorativa per conoscere la reale richiesta sul territorio e rispondere in maniera precisa al fabbisogno imprenditoriale.

Intanto proprio su Santa Maria delle Grazie Cuofano continua a lavorare per dotare le aree a ridosso delle zone artigianali di infrastrutture strategiche, ovvero la bretella di raccordo con l’autostrada A30: «uno dei primi costi per le imprese è rappresentato proprio dalla logistica – spiega – i collegamenti facili e accessibili, si traducono, invece, in minori costi, e quindi maggiore appetibilità per le nostre aree industriali».

Stando alla roadmap tecnica dell’Ufficio, entro settembre l’Amministrazione Cuofano conta di poter diramare il Bando pubblico per l’assegnazione dei lotti.