Un pullman carico di profughi saliti al confine tra Ucraina e Polonia è arrivato oggi a Napoli poco dopo le 13. A bordo una trentina di persone, tutte donne e bambini accompagnati da alcuni ucraini già residenti in Campania tornati per ricongiungersi con i familiari.
Hanno attraversato l'inferno a piedi, 25 chilometri per raggiungere la frontiera e mettersi in salvo. Raccontano tra le lacrime quello che hanno visto prima di laciare il paese. Addirittura ci sono bambini che da soli, seguendo le indicazioni della madre al telefono, sono riusciti a raggiungere il confine. Ad attenderli Napoli amici e parenti che li ospiteranno nelle loro case.
Per tutti gli altri che non hanno un posto dove stare si è attivata la maccina della protezione civile insieme alla Regione Campania al comune di Napoli e alla Prefettura.
In una nota la Regione Campania spiega che: “la Protezione Civile regionale, con il supporto dell’Asl Napoli 1 Centro, ha già provveduto sin dai giorni scorsi, quando la Regione su indicazione del presidente De Luca ha avviato la programmazione degli aiuti, ad organizzare il Centro di prima accoglienza”.
Diverse decine di profughi, puntualizzano da Palazzo Santa Lucia, “saranno quindi accolti presso l’edificio-albergo dell’Ospedale del Mare, pronto ad accogliere fino a 168 ospiti, ai quali sarà garantita l’assistenza di prima necessità e l’assistenza sanitaria”.
Si prevede che il Comune di Napoli rappresenti il luogo dove arriverà la maggior parte degli ucraini in Campania. Lo ha confermato il sindaco Gaetano Manfredi, al termine della riunione in prefettura dedicata proprio all'accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra.
"Lavoreremo - ha spiegato il primo cittadino - a valle dell'arrivo delle persone dall'Ucraina, cioè dopo la presenza nell'hub predisposto all'Ospedale del mare. Il Comune, quindi, provvederà alla collocazione definitiva delle persone".
A tal proposito, ricorda il sindaco, è "già pronta la struttura di Marechiaro che ha 60 posti già disponibili. Insieme alla Caritas, alle organizzazioni laiche e religiose presenti in città, stiamo organizzando la sistemazione in posti letto per donne e bambini e coloro che ne faranno richiesta al di la del ricongiugimento familiare. È un lavoro - sottolinea Manfredi - che faremo di concerto con tutti i Comuni della provincia e con Anci in maniera tale che ci sia una rete di accoglienza solida e robusta".