Sarà affidato nelle prossime ore al medico legale, la dottoresa Monica Fonzo, dal sostituto procuratore Marcella Pizzillo, l'incarico dell'autopsia di Francesco Ciervo, il 69enne parcheggiatore di Sant'Agata dei Goti, morto ieri all'ospedale di Caserta, dove da giovedì notte era ricoverato in prognosi riservata. Dopo essere rimasto vittima di un'aggressione. Un episodio che i carabinieri della stazione saticulana e della compagnia di Montesarchio hanno ricostruito grazie alle immagini dell'impianto di videosorveglianza ed alcune testimonianze.
Un'attività che avrebbe consentito di risalire ad un giovane, ritenuto responsabile, appunto, dell'aggressione. Avrebbe spinto il 69enne, che, una volta caduto, avrebbe battuto la testa contro un muretto di cemento. Riportando lesioni che hanno determinato, poi, la fine della sua esistenza.
Tragico epilogo di un episodio accaduto nella piazza dell'ex campo sportivo di Sant'Agata dei Goti, dove il 69enne lavorava come parcheggiatore. Un'area che quella sera era affollata da decine di auto arrivate in paese per la festa patronale. La discussione sarebbe scoppiata per la spartizione della piazza, il giovane finito nel mirino degli investigatori avrebbe spintonato violentemente il 69enne.
Soccorso, - nella zona c'erano vigili urbani, assistenza sanitaria e carabinieri – l'uomo era stato trasportato a Caserta, dove il suo cuore si è poi fermato per sempre. La sua morte ha scosso non poco l'intera comunità santagatese. Rabbia e incredulità erano state espresse anche dal figlio della vittima, che nelle ore del dramma aveva lanciato un appello di collaborazione alle indagini rivolto a tutti coloro che giovedì sera avevano sentito o visto qualcosa.
Questa mattina, intanto, l’avvocato Alessandro della Ratta, in una nota, ha ringraziato, a nome della famiglia del 69enne, che assiste, "tutti coloro che in questo triste momento stanno esprimendo, in tutti i modi possibili, la loro solidarietà. La moglie e i figli ripongono piena fiducia nella giustizia al fine di arrivare a stabilire la verità e ringraziano vivamente il Comando Stazione dei Carabinieri di Sant’Agata de’ Goti per la tempestività nell’attività investigativa con cui si è arrivati alla raccolta di tutti gli indizi per l’individuazione del soggetto ritenuto responsabile, con la speranza che, superando questioni di natura meramente tecnica, allo stesso venga anche applicata una misura cautelare. La famiglia, nella fiduciosa attesa che la giustizia faccia il suo corso, invita ad evitare ogni sorta di speculazione e a ricordare, nel silenzio e nel rispetto del grande dolore che la vicenda ha provocato, la figura di Ciccio il parcheggiatore, uomo sempre disponibile ed umile, oltre che incapace di fare del male anche ad una mosca”.
VdR - Al.Fa