Non è un commento di geopolitica: ne leggiamo fin troppi e forse anche oltre.
Non è neppure un commento a dir la verità: più un flash, una pillola, un'immagine che strappa un sorriso o qualcosa di simile in un momento in cui sorridere viene davvero difficile. Anzi due.
La prima è quella di Anonymous: Putin aveva previsto una guerra lampo e successiva tronfia seduta al tavolo delle trattative con l'Ucraina a mo di pochette nel taschino della giacca.
Così non è stato: influenzato da tutta una vita in guerra, fredda o calda che fosse, su schemi novecenteschi “lo zar” ha ritenuto, in base a quegli schemi, che lo strapotere militare fosse l'unica condizione per garantirsi la vittoria.
Evidentemente così non è stato, per vari motivi. Tra questi Anonymous: il gruppo hacker che in questi giorni ha dichiarato guerra a Putin, combinandone di cotte e di crude. Hanno dimostrato di poter dirottare lo yacht del presidente, hanno preso il controllo delle tv russe mandando in onda canzoni ucraine, hanno oscurato siti governativi, l'agenzia russa Tass, mandato il tilt le ferrovie bielorusse, il portale di Gazprom, il ministero dell'energia russo e assicurano che non si fermeranno qui. Insomma: disagi mica da poco che secondo molti sta creando non poche difficoltà alla Russia, già minata dalle durissime sanzioni dell'Occidente.
L'immagine dunque: se quella di Putin si è stagliata negli ultimi anni come imponente, autoritaria, forte, in questo contesto è divertente immaginare che a tenere in scacco uno degli uomini più potenti della terra potrebbe essere, magari, un dodicenne nerd. E' noto infatti che spesso dietro hacker che hanno combinato disastri mondiali ci siano ragazzini: era un 16enne quello che ha rubato i dati al capo della Cia, un 15enne quello che si intrufolò nei siti di Nasa e Dipartimento di Stato Americano e così via.
La seconda: il contadino ucraino che realizza una splendida azione di “rappresaglia bucolica”, attaccando un blindato russo al suo trattore e portandolo via, rubandolo all'Armata rossa. Sì, ricorda un po' l'onorevole Peppone: ma il carrarmato rubato e tenuto nel fienile non era stato rubato “alla contadina”.
Insomma: trattori e ragazzini a contrastare uno degli eserciti e delle nazioni più potenti al mondo...creando non poche difficoltà. L'immagine è questa, e magari ci si potrebbe aggiungere anche il sonoro: avrebbe tutta l'impressione di un pernacchio.