Umberto Galimberti e Nicola Gratteri. L'8° Festival filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”, questa settimana ospita due importanti incontri, giovedì 3 e venerdì 4 marzo, presso l’Auditorium San Vittorino. Il 3 marzo la lectio Magistralis sarà affidata al prof. Umberto Galimberti che relazionerà sul tema: “L’uomo nell’età della tecnica”.
La tecnica, che da strumento nelle mani dell’uomo è diventata il soggetto della storia.
La tecnica governa il mondo e l’uomo è ridotto a funzionario dei suoi apparati. La struttura della tecnica è la forma più alta di razionalità mai raggiunta dall’uomo: ottenere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, i suoi valori sono efficienza e produttività e tutto quello che l’uomo è di irrazionale, come l’amore, l’immaginazione, il sogno, finisce per essere messo fuori dalla storia.
I saluti istituzionali saranno affidati ad Antonio Verga - Presidente del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento; Gerardo Canfora - Rettore dell’Università degli studi del Sannio, coordina la professoressa Carmela D’Aronzo Presidente associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”.
Il giorno successivo lectio affidata a Nicola Gratteri, magistrato e saggista. Impegnato in prima linea contro la 'ndrangheta, che affronterà il tema: “Non chiamateli eroi: Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”. Interverranno Marilisa Rinaldi Presidente Tribunale di Benevento e Aldo Policastro Procuratore della Repubblica di Benevento.
Il 23 maggio del 1992 Giovanni Falcone, la scorta e sua moglie vengono uccisi nella Strage di Capaci. Pochi mesi dopo, il 19 luglio, Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta perdono la vita nella Strage di via D'Amelio. A 30 anni dalla loro morte, una raccolta di storie e personaggi per raccontare ai ragazzi il loro coraggio e per continuare lottare contro le mafie nel loro nome. Nicola Gratteri ricorda le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità: gli occhi di Giuseppe Letizia che, nel buio, assistono spaventati allo svolgersi di un feroce assassinio; le parole “pericolose” di Peppino Impastato che ridicolizzano quegli uomini considerati intoccabili; i saldi principi di Giorgio Ambrosoli; la lotta solitaria del generale dalla Chiesa; la missione contro la mafia di Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”; la determinazione di Libero Grassi a non cedere ai tentativi di estorsione; l'alternativa alla mafia e la possibilità di una vita diversa offerta ai giovani da don Pino Puglisi; il diritto a vivere libera rivendicato da Lea Garofalo. I loro sogni, la loro speranza, il loro coraggio sono un modo per non dimenticare: “Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto”.
I saluti istituzionali saranno affidati a Clemente Mastella, sindaco di Benevento; Gerardo Canfora- rettore Università degli studi del Sannio, coordina: Carmela D’Aronzo Presidente Associazione culturale filosofica “ Stregati da Sophia”.