"Siamo stati in partita per più di tre quarti. La verità è che abbiamo perso la nostra tranquillità e la nostra condizione nei due quarti finali restando incollati alla partita, ma negli ultimi tre, quattro minuti abbiamo perso completamente la pazienza, ci siamo innervositi". Così Giovanni Benedetto ha commentato il ko della sua Del Fes Avellino contro la Virtus Arechi Salerno: "L'eccessivo nervosismo di qualche atleta ha danneggiato la nostra squadra, ma c'è da dire che questa è una squadra che ha delle difficoltà oggettive, che sono importanti e ciò compromette la costanza nei quaranta minuti o determina la poca lucidità nel corso delle gare. - ha spiegato il tecnico della squadra irpina - È successo con Ragusa, qui, ma anche in passato. È un problema importante. Abbiamo subito tre infortuni seri, un giocatore è ormai escluso dal contesto, come Spizzichini, Marra fuori da dicembre, e tanti piccoli problemi. Devo ringraziare per la dedizione di Leone (Crispino, ndr) che ci dà tanta qualità e tanto impegno per darci l'opportunità di allenarci in 10, ma per settimane abbiamo avuto poche occasioni per lavorare con il gruppo al completo. Non è una giustificazione, ma è un dato di fatto. Chi lavora di più è il mio staff medico. Lo staff tecnico si ritrova con poche pedine per lavorare sull'aspetto tecnico e tattico. La squadra paga lo sforzo e il sacrificio, ma anche il nervosismo".
Virtus Arechi - Del Fes 72-61, Benedetto: "Sfortunati a essere così corti"
Il coach degli irpini: "Paghiamo in termini di lucidità con il nervosismo nel finale"
Carmine Quaglia