Avellino

Vite normali e stabili di lavoratori immigrati decenni fa, che d’improvviso sono state catapultate nell’inferno della guerriglia in Ucraina, dei missili e delle pallottole. Anche Avellino è scesa in piazza per aiutare il popolo ucraino, in lotta contro la violenza di Putin e dell’esercito russo che assedia città, ma incontra la resistenza delle forze armate e dei cittadini rimasti a lottare nel loro Paese.  Ieri a Piazza Libertà ad Avellino c’è stata la manifestazione irpina, messa in campo da +Europa. “La guerra è una cosa incivile: l’umanità può uscire dalle crisi solo se è unita. Siamo disperati e disperate, ogni giorno giorno sentiamo i nostri parenti in Ucraina, che ci chiamano mentre le bombe cadono sulle città e nuove vittime si contano nel nostro Paese. Come possiamo sopravvivere a questo inferno?. Il mio nipotino - racconta Elena - mi chiama e mi dice: “Zia aiutami, ho paura. Perché dobbiamo morire?”. Mio nipote ha solo 7 anni, le sue parole, il suo pianto disperato mi strazia il cuore ogni giorno. A tre chilometri da casa mia si lotta e si muore. Ci sono mia sorella, i miei nipoti, mio padre in Ucraina, al confine con la Polonia. Voglio che i miei familiari vengano ad Avellino, dove possono essere al sicuro. Ora raccogliamo farmaci e medicinali per i nostri soldati, che stanno lottando in un paese, dove le farmacie sono vuote e non c'è più nulla con cui potersi medicare le ferite. Chiediamo a tutti gli italiani di aiutarci, perchè da soli i nostri soldati non ce la faranno a resistere”. Intanto ieri è già partito il primo carico di medicinali, raccolto e inviato per fornire aiuto e sostegno ai soldati ucraini impegnati nella lotta. "150 scatole (3 bancali) di medicinali saranno distribuite tra gli ospedali militari di Kiev e Leopoli e spedite nella città più colpita. Un enorme grazie a tutti i premurosi volontari. La raccolta dei farmaci è in corso! La prossima spedizione verrà spedita in pochi giorni. La nostra iniziativa è stata sostenuta a Salerno e dintorni - Nightcher, Panani, Kava dei Tirreni, Università di Fisciano, Napoli, Benevento, Caserti e altre città! Questa è un'enorme macchina di solidarietà che non può essere fermata", spiegano i referenti della comunità ucraina irpina. Intanto oggi ci sarà un incontro con i referenti del Comune di Avellino per avviare una raccolta unica ad Avellino. Si punta a convogliare sforzi e impegno per garantire un flusso unico di aiuti, da garantire al Popolo Ucraino.