Benevento

L'intesa sull'Ente Idrico, con Mastelliani e Pd (e altri attori politici) che si sono accordati per il coordinamento dell'ente (che andrà al sindaco di Montesarchio, Franco Damiano) non sana la frattura nel centrosinistra sannita, anzi.

Infatti il coordinamento provinciale di Essere Democratici, quella dei dissidenti, ormai ex, dem che alle comunali scelsero di sostenere Mastella scrive: “Alla fiera delle ipocrisie due seggi all'EIC il Pd sannita comprò. Noi di Centro, nemico fino a poche ore fa, diventa ora per il Pd sannita ottimo interlocutore e finanche alleato se si tratta di strappare due posti nel Consiglio distrettuale dell'Ente Idrico Campano, uno per il Sindaco di Apice e l'altro per quello di Molinara. Ma il PD sannita non era antimastelliano? Evidentemente non sempre e non ovunque.La coerenza tanto decantata e l'antimastellismo assurto ad ideologia avrebbero imposto a De Caro e al "nuovo" gruppo dirigente del PD di rifiutare ogni accordo con Noi di Centro. E invece la linea dura si scioglie come neve davanti al sole dell'opportunismo. Bel passo in avanti per chi fino a poche ore fa dispensava cartellini rossi. Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano di questo accordo i tanti candidati al consiglio comunale di Benevento e al consiglio provinciale buttati nella mischia e condannati alla sconfitta”.

Non solo: dopo il congresso provinciale dem Perifano, portavoce di Apb e candidato sindaco contro Mastella aveva plaudito al risultato di Cacciano segretario e Antonella Pepe presidente, parlando anche di fine della stagione della confusione. Dove la confusione era intesa appunto con le mosse di Essere Democratici, che però replica: “E a proposito di sconfitti, abbiamo letto alcune dichiarazioni del consigliere comunale Luigi Perifano, che ha esultato per il congresso del Pd. Forse a Perifano sfugge che è stato proprio il Pd a procurarsi da solo i maggiori danni, preferendolo alla propria classe dirigente, dopo averlo tirato fuori dalla formalina ed esposto ad un tonfo elettorale.

Ora, mentre egli scalda i banchi della minoranza, il PD chiude, finalmente in sintonia con la linea regionale, accordi con Noi di Centro. Ma Perifano, senza accorgersi di nulla, preferisce gioire per il congresso del PD, che, a differenza di quanto si vuole fare passare, è stata la Waterloo di un partito che ha sacrificato interi pezzi di classe dirigente sull'altare di un finto rinnovamento a servizio del capobastone, provocando un ulteriore esodo di amministratori e Sindaci, molti dei quali, da ultimo, candidati proprio nella lista per l'EIC, ma non in quota democratica".