Dalla notte delle stelle, dei sogni, all'incubo a occhi aperti: Napoli – Barcellona si è tradotta, per Spalletti e i suoi uomini, nella più classica delle debacle. Quattro schiaffi in pieno viso; i gol di Insigne su rigore e Politano utili, unicamente, a dare l'illusione della remuntada e a rendere meno pesante il passivo, ma solo in termini prettamente numerici. Brusco e amaro risveglio, con il tempo per piangersi addosso che non c'è perché domenica sarà di nuovo campionato, contro la Lazio dell'ex Sarri, altra fresca eliminata italiana dall'Europa League (per mano del Porto). Il campionato resta l'unica competizione in cui i partenopei saranno impegnati.
La corsa per lo scudetto è in pieno corso e non resta che voltare pagina dedicandosi, anima e corpo, alla lotta per conquistare quel tricolore che è una chimera ormai da decenni. Si riparte da una buona notizia. La fasciatura e la borsa di ghiaccio applicate al ginocchio destro di Osimhen, sostituito al 74' della sfida coi catalani, è stata predisposta solo a scopo di cautela. Il gigante nigeriano ci sarà, all'Olimpico, per giocare il match con calcio d'inizio fissato alle 20,45, valido per la ventisettesima giornata di Serie A. A Castel Volturno, intanto, Malcuit si è sottoposto a terapie; Tuanzebe ha svolto lavoro in palestra; Anguissa, Lobotka e Lozano personalizzato in campo. Difficile, se non impossibile, recuperare gli indisponili. Non resta che stringere i denti e far leva sulla voglia di riscatto.