Napoli

Sono pesanti le conseguenze a Napoli dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico. Ferma la linea 1 della metro, stessa situazione per le tre linee della Funicolare, Centrale, Montesanto e Chiaia. I mezzi di superficie, bus e tram, circolano in maniera ridotta. L'agitazione è stata proclamata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa Cisal, Usb  Faisa Confail e Usb. Ampia l'adesione allo sciopero da parte dei lavoratori Anm.

"Ci troviamo nel mezzo di una tempesta perfetta: il mancato rinnovo economico del Ccnl e l'assenza di politiche gestionali interne all'Anm capaci offrire miglioramenti lavorativi, operativi e retributivi ai lavoratori - spiega Marco sansone Usb -  Credevano che con il fallimento tecnico di Anm e successivamente della Ctp, legati fondamentale all'incapacità del management di garantire un trasporto efficace ed efficiente, fosse terminata la stagione dei privilegi, dei brogli e delle sacche parassitarie a danno del servizio pubblico, dei cittadini e dei lavoratori onesti. Purtroppo non è così, ieri l'ennesima conferma: l'Anm piuttosto che dare sollievo ad una categoria fortemente usurata come i conducenti dei bus, utilizzandoli in altre mansioni, continua ad alimentare discutibili politiche gestionali, favorendo caste e sotterfugi nonostante esistano specifici ordini di servizio e un regolamento aziendale che regoli la mobilità interna del personale. Allo stesso modo i lavoratori sono stanchi di dover lavorare in un contesto malsano sotto l'aspetto etico, morale, della sicurezza e dell'igiene negli ambienti di lavoro, così come sono stanchi di aspettare di ricevere le spettanze maturate relative al quinquennio 2017-2021.

La forte adesione dei lavoratori allo sciopero di oggi conferma, una volta di più, le buone ragioni alla base della vertenza ed imporrebbe un cambio di passo nelle politiche gestionali e retributive tanto a livello nazionale, quanto a livello aziendale" conclude Sansone.